Allarme fondo di garanzia prima casa

da | 13 Nov 2018 | banche, immobiliare, politica

In settimana è all’analisi del Parlamento la legge di bilancio 2019, stretta fra critiche e contestazione interne e comunitarie.

Senza entrare nel merito del provvedimento – si attenderà il testo definitivo e ancora dopo le effettive ricadute sull’economia nazionale – è però necessario evidenziare immediatamente un (non) provvedimento che rischia di avere un impatto non banale sul mercato immobiliare italiano.

Risulta infatti ad ora non rifinanziato il fondo garanzia prima casa, istituito con legge 27 dicembre 2013 n. 147 il cui plafond iniziale di 600.000.000,00 di euro è in esaurimento. L’istituto – si ricorda – amplia la platea dei possibili richiedenti mutui bancari affiancando una garanzia statale fino al 50% delle somme erogate per un importo finanziato non superiore a 250.000,00 euro. La misura ha raccolto negli anni un importate successo,  con quasi 100.000,00 domande accolte per un 68% di beneficiari under-35.

In breve, andando oltre i banali numeri, parliamo di 200.000,00 fra compravendite e mutui nell’ultimo quinquennio (per una comparazione: nel 2016 in Italia ci sono stati circa 530.000 trasferimenti immobiliari) e tantissime giovani coppie che sono riuscite a rendersi indipendenti e comprare una casa. Le ricadute, in termini occupazioni e – oso dire – anche demografici sono evidenti.

Se il fondo non sarà rimpolpato (ora pare residuino appena 90.000,00 di euro) si pone anche il tema di cosa accadrà alle domande già presentate e non finanziabili per esaurimento del plafond; la prima risposta è che le stesse non potranno che essere rifiutate, con conseguente plausibile negativo esito della domanda di mutuo. E laddove – forse incauti ma sicuramente fiduciosi – i promissari acquirenti abbiano già sottoscritto un preliminare correranno anche il rischio di perdere la caparra versata se non avranno modo di fare fronte in diverso modo agli impegni assunti per la stipula del contratto definitivo di vendita.

Non posso che invitare tutti pertanto alla cautela. I futuri acquirenti – in primis – che sono prossimi ad un acquisto immobiliare e intendano usufruire del fondo o ne abbiano già fatto richiesta: è importante verificare immediatamente lo stato della propria pratica o la possibilità di ottenere la garanzia dello Stato. Ma il mio appello è rivolto soprattutto alla politica, perché – nella discussione parlamentare della legge di bilancio – si trovino le risorse per finanziare nuovamente l’istituto, velo e propio volano (a costo decisamente ridotto) per la crescita del Paese.

Fabio Cosenza

Notaio

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