Nella relazione annuale presentata il 9 maggio 2016 il presidente della CONSOB Giuseppe Vegas assolve l’autorità che guida da carenze di controlli nel caso delle obbligazioni delle quattro banche italiane travolte dalla crisi, chiarendo che i rischi erano chiari, seppure i prospetti potevano apparire come troppo complessi.
L’affermazione farà discutere – un discarico di responsabilità che rappresenta uno degli sport nazionali del nostro Paese – e sembra procedere nel solco di precedenti proposte sul tema della “responsabilizzazione del cliente” (si veda Alberto Alesina, sul “Corriere della Sera” del 7 gennaio 2016, “La patente che tutela il risparmio”). In breve, il consumatore dovrebbe previamente informarsi, valutare i parametri economici e finanziari del proprio istituto di credito e scegliere consapevolmente, che sia laureato con master o pensionato senza titolo di studio. Se la scelta è sbagliata, l’obbligazione non rimborsata, il conto corrente azzerato, il prospetto complesso, non si rivolga all’autorità di vigilanza ma ne risponda un prima persona.
E così sarà anche per i mutui, con i nuovi istituti, già anticipati, che permetteranno agli istituti di credito di aggredire più velocemente (e con meno tutele) i beni del debitore. In tale sede diventerà quindi fondamentale valutare il testo contrattuale con l’ausilio del proprio professionista di riferimento. Sarà quindi compito del Notaio rappresentare l’unico filtro per aiutare il cliente in un settore in cui l’avvento di “patenti” e l’abdicazione dell’autorità di vigilanza può essere colmato solo da un’informazione corretta, libera e puntuale.
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