Guida al preventivo

da | 3 Gen 2019 | Focus

La trasparenza è per noi un valore importante; per questo motivo quando un cliente richiede un preventivo è generalmente sempre il Notaio a predisporlo, illustrando nel dettaglio – ove possibile – tutte le voci di costo che, sulla base dei dati forniti, sono ipotizzabili.

Spesso tuttavia anche la puntuale illustrazione delle singole “cause di spesa” può non essere chiara per chi non conosce la materia e per questo motivo ci è parso utile “spiegare” in questa sede di cosa si compone il preventivo che riceva il nostro cliente.

LE TASSE

imposta di registro

E’ dovuta per ogni trasferimento immobiliare, con un minimo di euro 1.000,00 (vendite fra persone fisiche). Si calcola sulla rendita catastale, moltiplicata secondo parametri e tassate secondo aliquote che dipendono dalla natura del bene, dal tipo di atto e dalla possibilità – per l’acquirente – di richiedere o meno le agevolazioni prima casa.

Nel caso di trasferimento soggetto ad IVA è dovuta in misura fissa (euro 200,00).

Può essere ridotta o azzerata in presenza di credito d’imposta.

imposta ipotecaria

E’ dovuta per ogni trasferimento immobiliare, con importi differenti (euro 50,00, euro 200,00, oppure il 2% o il 3% del valore del bene) a seconda del tipo di atto e delle parti coinvolte.

Nonostante “il nome” prescinde dalla presenza o meno di ipoteche sul bene ma è collegata alla formalità nei Registri Immobiliari conseguenti all’atto.

imposta catastale

E’ dovuta per ogni trasferimento immobiliare, con importi variabili (euro 50,00, euro 200,00, oppure l’1% del valore del bene) a seconda del tipo di atto e delle parti coinvolte.

L’imposta è dovuta per l’aggiornamento dei dati catastali.

bollo

E’ di importo variabile (da euro 300,00 ad euro 15,00) a seconda del tipo di atto, e non è dovuto per le compravendite immobiliari fra persone fisiche, in quanto già “assorbito” dalle imposte ipotecaria e catastale (mentre è presente nelle compravendite soggette ad IVA).

In alcuni casi sono dovuti dei bolli ulteriori per le copie dell’atto (é precisato nel preventivo e i bolli richiesti si intendono a copia).

conservatoria

A volte indicata come “tassa ipotecaria”, è di importo fisso (euro 90,00 per le compravendite ed euro 35,00 per i mutui) e (come il bollo) non è dovuto per le compravendite fra persone fisiche soggette ad imposta di registro, in quanto già assorbito dalle imposte ipotecaria e catastale.

Si riferisce alle formalità nei Registri Immobiliari (euro 35,00) e voltura catastale (euro 55,00)

tassa d'archivio

E’ di importo variabile, dipendente da tipo di atto ed importo dello stesso.

Si tratta di un onere che viene corrisposto all’Archivio Notarile il quale, alla cessazione dell’attività del Notaio, si farà carico della conservazione di tutti gli atti originali dallo stesso ricevuti per renderne sempre possibile la fruizione.

LE COMPETENZE DEL NOTAIO

visure

E’ il costo dei controlli che il Notaio esegue nei Registri Immobiliari e in Catasto per accertare la presenza o meno di vincoli, ipoteche, gravami; in breve, sono le “analisi del sangue” dell’immobile che permettono a chi acquista di procedere serenamente.

Non è possibile dispensare il Notaio dal procedere alle visure (sul punto si è espressa anche la Corte di Cassazione) e il costo è generalmente indicativo, potendo subire aggiornamenti in caso di pratiche particolarmente complesse.

cassa nazionale

Si tratta degli oneri pensionistici che il Notaio versa alla propria Cassa (perché i Notai, quando vanno in pensione, con il limite di età di 75 anni, non ricevono la pensione dallo Stato ma da tutti gli altri Notai in esercizio, passati, presenti e futuri).

L’importo della voce è determinato dalla tipologia di atto e dal valore dello stesso.

consiglio nazionale

E’ l’importo che il Notaio versa al Consiglio Nazionale del Notariato, organo di rappresentanza della categoria che si occupa sia di attività istituzionale che di ricerca (e i relativi studi sono a disposizione di tutti).

repertorio

Una voce semplice e fissa per ogni atto, dovuta per l’iscrizione dello stesso nel Repertorio (elenco degli atti che il Notaio riceve): euro 2,00, che il Notaio deve poi “girare” all’Archivio Notarile.

compenso

Quello che – alla fine di tutto – incassa il Notaio. E’ proprio l’ultima voce e spesso anche quella più contenuta (perché, come spieghiamo nelle FAQ, no, il Notaio in Italia non è caro).

E ora alcune ulteriori NOTE IMPORTANTI:

P

Le tasse sono voci non imponibili, mentre le competenze del Notaio sono soggette ad IVA; nel preventivo è evidenziata la circostanza.

Le tasse di cui sopra sono relative (in particolare) ad atti immobiliari. Nei preventivi per atti societari ci sono voci diverse (seguirà prossimamente anche il loro inserimento).

i

In calce ad ogni preventivo sono espressamente riportate tutte le attività incluse e che lo studio cura per il cliente, nonché giorni, orari e luoghi di stipula, modalità di rilascio copie e di gestione della pratica.

Altri studi notarili potrebbero applicare modalità diverse di rendicontazione e preventivazione dei costi, e quindi quanto sopra deve riferirsi esclusivamente ai preventivi da noi rilasciati.

Ancora dei dubbi?

E’ possibile contattare lo studio utilizzando il modulo dedicato che segue; é il Notaio stesso che in tempi rapidi – lavoro e (un po’ di..) vita personale permettendo – risponderà.

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