Mutuo e comunione legale dei beni

da | 17 Gen 2021 | famiglia, immobiliare | 102 commenti

Capita con una certa frequenza che una compravendita immobiliare sia conclusa da una coppia coniugata in regime di comunione legale dei beni in cui però soltanto uno dei coniugi acquista, richiedendo altresì un mutuo ipotecario a finanziamento.

Questo scenario – che può sembrare semplice – comporta in verità vari problemi giuridici, che investono, anticipo, possibilità di – e modalità per – escludere un acquisto immobiliare dalla comunione legale dei beni e il ruolo della banca.

E’ importante premettere che il nostro ordinamento non consente semplicemente di escludere un bene dalla comunione legale con un banale “rifiuto” del coniuge non acquirente. Se due persone sono sposate in comunione legale dei beni qualunque acquisto fatto, anche singolarmente, cade in comunione.

Ci sono tuttavia delle eccezioni, previste in particolare dall’art. 179 Codice Civile, che riguardano ipotesi tassative e chiare: si tratta dei beni ereditati, dei beni di cui si era già proprietari prima del matrimonio, dei beni strettamente personali o necessari alla propria attività professionale, dei risarcimenti per danni subiti.

Nella norma di cui sopra c’è però un’ipotesi particolare, ed è quella prevista dalla lettera f), che espressamente recita: “sono beni personali […]: i beni acquisiti con il prezzo del trasferimento dei beni personali sopraelencati o col loro scambio, purché ciò sia espressamente dichiarato all’atto dell’acquisto“.

A questo inciso è necessario – per affrontare il tema che ci interessa, cioé mutuo e acquisti immobiliari personali in regime di comunione legale dei beni – collegare il comma successivo, per cui: “L’acquisto di beni immobili, […], effettuato dopo il matrimonio, è escluso dalla comunione, ai sensi delle lettere c), d) ed f) del precedente comma, quando tale esclusione risulti dall’atto di acquisto se di esso sia stato parte anche l’altro coniuge“.

Traducendo brutalmente: è possibile, quando si compra casa e si è sposati in comunione legale dei beni, escludere l’acquisto dalla comunione solo a due condizioni:

a) si paga con denaro personale;

b) il coniuge non acquirente interviene in atto e conferma che non concorre all’acquisto in quanto la propria moglie o il proprio marito ha acquistato, vedi sopra, con denaro personale.

In breve, non basta il semplice “rifiuto del coacquisto” (e sul punto è stata chiarissima anche la Cassazione, con sentenza a Sezioni Unite 28 ottobre 2009, n. 22755), cioé dire “non voglio che cada in comunione“, ma occorre che sia presente anche l’altro requisito dell’utilizzo di denaro personale. Se mancano entrambi i due presupposti (a e b di cui sopra) il bene cade necessariamente in comunione legale.

Qui si apre allora un ulteriore tema: qual è il denaro personale? E nuovamente interviene in soccorso la Corte di Cassazione (ripetutamente, e cito tra vari: sentenza n. 2954/2003; ordinanza n. 7027/2019) che chiarisce come per denaro personale si intenda quello ereditato o ricevuto per donazione, o che si aveva prima del matrimonio, o ottenuto vendendo un altro bene personale quale – ad esempio – un immobile donato.

E il denaro guadagnato con il proprio lavoro è personale? La risposta pare negativa, ritenendosi pertanto che lo stesso cada in comunione legale e non sia quindi “utilizzabile” per evitare che l’acquisto fatto con dette somme sia escluso dalla comunione.

Giungiamo quindi alla domanda fatidica: ma il denaro che si riceve a titolo di mutuo dalla banca è personale – e quindi si può evitare la caduta in comunione dell’acquisto con l’intervento del coniuge – oppure no?

Sul punto, purtroppo, non abbiamo un intervento risolutore della Corte di Cassazione o una norma di legge veramente chiara e pertanto la risposta non può che essere elaborata alla luce del percorso di cui sopra; ci sono in particolare (almeno) tre posizioni.

Per alcuni (parte minoritaria e si ritiene superata dalla pronuncia sopra citata circa l’impossibilità del rifiuto del coacquisto) laddove il coniuge non acquirente intervenga in atto e dichiari che si tratta di acquisto effettuato con denaro personale anche se ricevuto a mezzo mutuo non ci sono problemi e il bene (almeno formalmente) non cade in comunione legale dei beni.

Altri, invece, ritengono che per sua natura l’acquisto effettuato utilizzando un finanziamento bancario non possa mai essere escluso dalla comunione e l’eventuale dichiarazione in tal senso del coniuge non acquirente sarebbe palesemente falsa e neppure ricevibile.

Infine, c’è una posizione intermedia: l’acquisto può essere escluso dalla comunione legale laddove il mutuo sia rimborsato utilizzando denaro personale, cioé denaro che l’acquirente aveva già, per averlo – come sopra visto – ereditato, o avuto come corrispettivo della vendita  altri beni personali, o ricevuto per donazione.

Personalmente ritengo occorra ci voglia molta attenzione ed in casi del genere sia necessario anche coinvolgere l’istituto di credito; spiego la mia posizione.

Quando mi viene chiesto di procedere ad un acquisto personale con finanziamento bancario in regime di comunione legale dei beni illustro quanto fin qui avete letto. Ancora, chiarisco e ricordo che la semplice dichiarazione del coniuge non acquirente non basta ad evitare la caduta in comunione legale dei beni. In breve, sottolineo che il denaro non è personale e un giorno purtroppo l’amore potrebbe finire e il coniuge non acquirente.. cambiare idea e rivendicare la sua quota dell’immobile.

Ma il vero problema è della banca. Se l’acquisto, infatti, sarebbe dovuto cadere in comunione e ciò non è avvenuto allora vuol dire che il coniuge acquirente ha disposto del bene (iscrivendo ipoteca) senza il (necessario) consenso dell’altro coniuge comproprietario.

Sul punto in particolare abbiamo una norma di legge molto chiara, l’art. 184 Codice Civile, che precisa come “Gli atti compiuti da un coniuge senza il necessario consenso dell’altro coniuge e da questo non convalidati sono annullabili se riguardano beni immobili o beni mobili elencati nell’articolo 2683. L’azione può essere proposta dal coniuge il cui consenso era necessario entro un anno dalla data in cui ha avuto conoscenza dell’atto e in ogni caso entro un anno  dalla data di trascrizione. […]”.

In breve, volendo essere chiari, il coniuge non acquirente potrebbe, successivamente all’atto di acquisto ed entro un anno dalla sua trascrizione, rivendicare la propria quota del bene contestando la corretta iscrizione dell’ipoteca e la banca perderebbe metà della garanzia.

Il rischio per l’istituto di credito (e, nel brutale dettaglio, per il funzionario che ha avallato l’operazione dovendone poi personalmente rispondere) è non banale.

La soluzione definitiva, pertanto, sarebbe procedere ad una preventiva separazione dei beni. L’unico limite? Ovviamente una separazione dei beni è un ulteriore atto con il proprio costo da sostenere.

Ed ecco quindi che, tornando alla banale quotidianità, ogni volta che ricevo la richiesta da cui siamo partiti e illustro  quanto avete fin qui letto e chiarisco come a mio avviso non si possa che procedere con la separazione dei beni in molti casi mi sento obiettare che “il denaro con cui ripago il mutuo l’ho ricevuto per successione“, “mio cugino ha proceduto senza problemi“, “non voglio spendere soldi per la separazione“, “la banca ha detto che non ci sono problemi“, et coetera..

Io, come Notaio, non posso (né voglio) certo entrare nel merito delle dichiarazioni di parte oppure contestare che il rimborso del mutuo avviene con denaro non personale: chiariti i rischi prendo atto di quanto mi viene indicato.

Tuttavia su un punto sono inflessibile: oltre le parti la banca – e chi delibera l’operazione.. – deve essere ben consapevole di quali siano i problemi di un acquisto del genere e quindi.. mando questo articolo.

Fabio Cosenza

Notaio

102 Commenti

  1. Salve Notaio, a tal proposito i miei genitori vorrebbero procedere con la Separazione dei beni per un acquisto di una casa di esclusiva proprietà di mio padre. Le chiedo dunque come si procede? Quali sono le tempistiche e i documenti necessari? L’avvenuta Separazione dovrà essere effettuata prima della richiesta di Mutuo e conseguente delibera o va bene anche che venga fatto il tutto solo a seguito di delibera ma comunque prima del rogito?
    Attendo suo gentile riscontro se possibile
    Grazie mille
    Saluti

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    • A parere mio tutto può essere fatto prima del mutuo (e non necessariamente prima della delibera).

      Tuttavia sul punto è sempre opportuno confrontarsi con la banca per essere certi non abbiamo modalità operative differenti anche ai fini dell’istruttoria della pratica.

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      • Hary,
        Buonasera io ho acquistato una casa e fatto rogito dopo il matrimonio, la casa ed il mutuo è intestato solo a me, lei nel suo articolo dice che dopo la firma dell’atto l’alto coniuge ha tempo un anno per chiedere se entrare o meno nei comunione dei beni, cosa che lei non ha fatto. Adesso che ci stiamo separando lei dice che è proprietà al 50%,sono passati ormai 10 anni dall’atto ed ho ancora 15 anni di mutuo. Cosa posso fare? Non abbiamo figli e la casa non le è stata affidata a lei, ma lei non vuole andare via.
        Grazie

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        • L’anno di tempo riguarda la possibilità di chiedere l’annullamento della concessione d’ipoteca quindi temo nel suo caso non rilevi nei rapporti interni.

          Se l’immobile è stato comprato come bene personale ma non c’erano i presupposti di legge (perché come spiego nell’articolo.. il denaro derivante dal mutuo difficilmente può essere qualificato come personale) è plausibile il coniuge rivendichi (con buone possibilità di ottenerla) la metà della casa.

          Nel Suo caso sarebbe stato opportuno sottoscrivere prima dell’acquisto un atto di separazione dei beni; al momento può solo cercare di trovare un accordo.

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      • Buongiorno,
        Grazie per la sua pazienza, quindi se non pago più il mutuo il creditore può pretendere anche da lei il pagamento? Dato che è 50%

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        • No, se Lei è il solo mutuatario il pagamento non può essere richiesto a terzi; l’esecuzione immobiliare (cioè la casa che va all’asta) invece riguarderà eventualmente l’intero immobile.

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          • Salve..
            Siamo una coppia di sposati e abbiamo fatto la comunione di beni. Mio marito lavora e dei due è lui che ha un reddito stabile, mentre io non lo ho. Volevo chiederle la sua opinione su un problema che è sorto: da poco abbiamo fatto un mutuo per comprare un immobile. Essendo sposati con comunione di beni mi aspettavo che l’immobile sarebbe andato a mio nome ed a quello di mio marito. Ma la banca ci ha comunicato che vedendo che io non lavoro, l’immobile andrà solo a nome di mio marito e vogliono fare la separazione di beni. Io mi sono informata e ho trovato che anche se in una coppia uno non lavora, l’immobile acquistato va comunque a nome dei due. Per questo le chiedo se mi sbaglio e la banca può fare davvero questo? Vorrei sapere anche se l’immobile una volta acquistato potrà in futuro essere ereditata dai nostri figli senza un testamento?

          • La richiesta della banca mi pare eccessiva, se formulata in tali termini.

            L’immobile acquistato cadrà sicuramente in successione anche senza testamento.

        • Grazie Mille per la sua gentilezza,
          Mio marito domani 5- 12- 202 deve andare a fare il roggito, ma il notaio ha detto che io ho il dovere di andare per firmare e dare il consenso per la separazione di beni, vorrei chiederle se più avanti si potrà fare qualcosa affinche l’immobilevada anche a mio nome? La verità io non voglio firmare perché non mi sembra giusto tutto questo…l
          Lei mi può dire cosa possiamo fare più avanti?
          Grazie Mille..
          Saluti
          Susana..

          Rispondi
          • Se Lei non vuole firmare è giusto che non firmi, nessuno può obbligarla

            Sinceramente Le suggerisco di confrontarsi con il Collega già domani mattina, sono certo saprà consigliarLa in maniera puntuale

          • Grazie Mille per la sua disponibilità.
            Lei stato gentilissimo.

      • Salve, in comunione dei beni acquistavo con cambiali presso istituto CNA, un immobile con lo scopo di esercitare la mia attività già avviata in precedenza in altro locale. Al compromesso si è avallata la clausola scritta dove si diceva che non essendo idoneo il suddetto locale per tale utilizzo l’acquisto si riteneva nullo. Il coniuge non impiegato nell’attività firmava consapevole. Nell’atto di compravendita non è poi stato escluso dalla comunione dei beni.
        Posso ora negare la quota del 50% e far rientrare il locale come bene strumentale?
        Grazie mille. Graziella

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        • A mio avviso no (e anche laddove fosse strumentale si rientrerebbe – a scioglimento della comunione – nella cd “comunione de residuo”).

          Ovviamente senza visionare la relativa documentazione ogni giudizio non può che essere parziale: suggerisco di valutare il tutto con il proprio Notaio di fiducia.

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  2. Buongiorno! Io sono in fase di divorzio che però, per questioni burocratiche, sta diventando molto lungo. Vorrei comprare casa e fare un mutuo e sto cercando di vedere se la banca potrebbe accordarmi tale mutuo. Le problematiche in discussione valgono anche se il matrimonio è stato fatto con separazione dei beni? Grazie in anticipo della risposta. Ramona

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    • In ipotesi di separazione dei beni la criticità evidenziata nell’articolo non sussiste.

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      • Salve notaio vorrei un chiarimento : sono sposata in comunione dei beni ed ho acquistato dopo il matrimonio una casa con mutuo cointestato con mio marito(ad oggi estinto),si da il caso che mio marito dovrebbe richiedere un mutuo per fideiussione per acquistare un appartamento che sara’intestato a mia figlia che si deve sposare e abbiamo intenzione di aiutare; la banca ha parlato di separazione dei beni le chiedo sull’appartamento acquistato insieme durante il matrimonio io non avro’ piu’ nessun diritto?

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        • L’appartamento comprato in comunione legale rimane in comunione legale: per quel bene non cambia nulla.

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      • Salve Notaio un chiarimento, ho acquisto con mia moglie un immobile in separazione dei beni cointestando lo stesso ad entrambi al 50%. Adesso poiché per formalità mi serve che l’immobile sia cointestato con mia moglie in regime di comunione dei beni, é possibile fare il cambio di regime davanti a un notaio e passare in comunione? E se faccio ciò, il bene acquistato prima dell’atto di variazione in automatico passa in comunione dei beni anch’esso visto che é stato acquistato dopo il matrimonio?

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        • Occorre una convenzione matrimoniale con cui optate per la comunione legale dei beni inserendo anche detto precedente bene in tale regime.
          E’ possibile ma suggerisco di confrontarvi preventivamente con il Vostro Notaio di fiducia.

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          • Sono sposata dal 1996 in comunione di beni.
            Ho appreso solo oggi che mio marito a mia insaputa, ha fatto da garante x il mutuo a sua sorella nel 2010. Mutuo che si estiinguera’ nel 2040. E’stata effettuata anche una rinegoziazione del mutuo nel 2010, senza che mio marito fosse messo al corrente, anzi mio cognato aveva riferito che mio marito non era più garante. Forse anche in fase di rinegoziazione mio marito doveva essere messo al corrente? In realtà lui è garante a tutt’ora.
            Ci sono i presupposti x annullare il garante al mutuo? 😔🙏. Essendo sposata in comunione di beni io avrei dovuto saperlo? E magari dare l’eventuale consenso?
            Grazie infinite, a prescindere.

          • La circostanza che siate in comunione legale dei beni non incide sulla possibilità di Suo marito di essere garante.

            E’ necessario verificare i termini dell’originario mutuo e della rinegoziazione per vedere se siano più gravosi per il garante e quindi si possa contestare tale aggravio.

  3. Buonasera, nel 2006 insieme alla mia ex moglie, in comunione dei beni, abbiamo acquistato un immobile prima casa in comproprietà, per vantaggio economico (consigliato dal commercialista) ho preso a nome mio il mutuo fondiario e la mia ex moglie è garante e terza datrice di ipoteca. Dal 2016 mi sono separato e attualmente pago interamente la rata del mutuo visto che la mia ex moglie si avvale del fatto che il mutuo è intestato solo a me. Chiedo se anche il mutuo essendo stato stipulato in comunione dei beni per acquisto immobile destinato a prima casa per il nucleo familiare, rientri anch’esso in comunione dei beni e quindi che il pagamento della rata non spetti interamente a me, o in alternativa se posso vantare maggiore quota di proprietà?

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    • La Sua situazione è sicuramente complessa.

      Il problema è che il mutuo (meglio: la sua restituzione) non è un acquisto ma (semplifico) un debito. Pertanto non ricade in comunione legale dei beni.

      Diverso il tema della maggiore corresponsione alle spese che lei ha sicuramente sostenuto avendo pagato (da solo) il mutuo; sul punto il suo legale potrà assisterla per eventuali rivendicazioni patrimoniali.

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    • Buongiorno avvocato, io ho una domanda da farli…se io e mio marito vogliamo fare un mutuo per l’aquisto di una casa , ma lavora solo lui con un contratto di lavoro, e possibile intestare il mutuo/ casa a tutti due? Grazie

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      • Sicuramente è possibile: ovviamente per le condizioni bancarie è necessario confrontarsi con l’istituto di credito.

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        • Buonasera. Io mi sposerò a breve e vorrei sapere cortesemente delle info. Abbiamo acquistato un immobile al 50x.ma io ho dato la mia parte di denaro in contanti mentre lui si è aperto un mutuo in banca intestato solo a lui. Sposandoc i in comunione di beni dovrò entrare a dover pagare anche io il mutuo nonostante abbia già dato la mia parte? E del prestito che ha anche intestato a nome suo…. Rischio di entrare a far parte del pagamento con il denaro mio? Grazie e cordiali saluti

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          • Il mutuo è stato stipulato prima del matrimonio e rappresenta un debito personale del Suo futuro coniuge.

    • Notaio, la ringrazio infinitamente x la professionalità e tempestività.
      Avrei un ultima domanda, c’è un modo affinché mio marito possa non essere più garante?
      Ad esempio quello che i creditori stipulassero un assicurazione?

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      • Grazie per l’apprezzamento.
        Per non essere più garante deve essere liberato dalla parte creditrice.

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  4. Siamo una coppia extracomunitati sposati all’estero e residenti In Italia ma automaticamente in coumunione dei beni. Ho Ia delibera del mutuo intestato solo a me, mia moglie non vuole essere proprietaria della casa e quindi può intervenire a dichiarare che non vuole essere intestata a lei ?

    Rispondi
    • A mio avviso è necessaria una preventiva separazione dei beni.

      Rispondi
      • Grazie molte per la risposta celere.

        Ho aggiornato lo stato civile al comune con il certificato del matrimonio tradotto e legalizzato dall’ambasciata Italiana nel paese in cui ci siamo sposati. Ma non posso avere un estratto matrimonio in Italia.
        Che documenti mi servono per fare separazione dei beni ?
        Sufficiente solo il certificato stato civile?

        Rispondi
        • Dipende dal Collega che riceve l’atto di separazione; sinceramente io in un caso del genere riterrei sufficiente il certificato, ma è una mia posizione personale che può anche non essere condivisa.

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          • Lei è stato molto chiaro e gentilissimo, grazie mille. Sono in sicilia, altrimenti avrei scelto Lei.

  5. Buonasera sarei in procinto ad acquistare prima casa usufruendo del mutuo under 36, essendo io la persona con contratto a tempo indeterminato sarei io la richiedente. Sono sposata e siamo in separazione dei bene a tal proposito ho una domanda quali documenti si devono presentare ? Servono anche documenti di mio marito?

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    • Se compra solo Lei a mio parere sono sufficienti solo i Suoi documenti oltre l’estratto per riassunto dell’atto di matrimonio. Suggerisco tuttavia un confronto con la banca che eroga il mutuo e con il Notaio che L’assisterà.

      Rispondi
    • Buongiorno, ho acquistato nel 2007 ero sposato in comunione, mia moglie è intervenuta nell’atto dichiarando che la casa veniva acquistata con fondi miei. Ho richiesto un mutuo al 100%. Nel 2010 surrogo con altro istituto, oggi 2023 devo surrogare con altro istituto, ma l’incaricato del notaio rogante, mi riferisce che l’iscrizione ipotecarea non è regolare poiché l’acquisto ed il relativo mutuo originario ricadevano nella comunione legale., pertanto secondo loro l’ipoteca è stata iscritta irregolarmente.
      Come si risolve, l’ipoteca è iscritta, credo solo a mio nome.

      Rispondi
      • E’ necessario sentire cosa propone il Collega che stipula l’atto: non posso intervenire su una pratica non mia.

        Rispondi
    • Buongiorno,
      Nel 2003 il mio ex coniuge aveva chiesto alla banca un mutuo per l’ acquisto di un immobile, il contratto di mutuo fondiario è stato intestato anche alla sottoscritta disoccupata senza certificazioni reddituali e patrimoniali perche’ il conto sul quale sarebbe stata versata la somma mutuata era contestato, nel contratto di mutuo risulta una somma , non esiste quietanza, e l’atto di compravendita riporta una somma nettamente inferiore, la somma mutuata e’ stata gestita dal funzionario della banca, oggi a seguito di contestazioni risulta che il rogito e’ affetto di nullita’. Chiedo se era corretto intestare il contratto ad un disoccupato che non poteva presentare nessuna pratica di richiesta mutuo senza certificazioni reddituali. Grazie, spero in una sua risposta.

      Rispondi
      • La banca può.. concedere mutui a chi ritiene più opportuno; sicuramente un mutuo ad un disoccupato è anomalo, ma si tratta di una scelta discrezionale della banca.

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  6. Salve, sono sposato in regime di comunione dei beni, con mia moglie,
    insieme al fratello ha acquistato un appartamento con un mutuo essendo che lei ha un reddito dichiarando ke sta in separazione dei beni con me il che non e vero xkè ad oggi sono in comunione dei beni.
    ha presentato un estratto x riassunto di matrimonio modificando e scrivendo separazione dei beni
    cosa posso fare
    lo so che sn proprietario della sua quota al 50%
    ma ci posso impugnare l atto e annullare il tutto

    Rispondi
    • L’ipoteca non è stata validamente concessa; la banca può agire per la risoluzione del mutuo.

      Rispondi
      • buonasera notaio
        quindi L’ipoteca non è stata validamente concessa,
        il mutuo può essere annullato in quando il certificato presentato alla banca e contraffatto

        Rispondi
        • Sul punto credo prima di avere certezze sia necessario verificare la posizione.

          Rispondi
  7. Salve Notaio, vorrei acquistare un immobile insieme alla mia compagna, ma avendo solo io reddito non abbiamo inluso lei nella pratica, quindi io sono l’unico richiedente del mutuo. Ora la banca ha accettato il mutuo, e vorremmo sposarci in comunione dei beni prima di fare il rogito, così che possa acquisire i diritti del 50% anche lei. Pensa che andremo incontro a qualche tipo di problematiche da parte del notaio, o da parte della banca al momento dell’atto?

    Rispondi
    • Congratulazioni per il matrimonio.

      Sicuramente – nel caso vi sposiate prima dell’acquisto – dovrete rifare la delibera del mutuo, perché dovrà risultare come datrice d’ipoteca la Sua futura signora.

      E’ bene che sul punto avvisiate subito il Collega e la banca.

      Rispondi
      • ma volendo possiamo chiedere di intestare l’immobile a entrambi, aldilà del matrimonio in comunione o in separazione, e rimanere solo io intestatario del mutuo? O possono rifiutarsi? Perchè sembrava che per problemi di reddito sarei dovuto comparire solo io, ma se non sbaglio si può essere inntestatari dell’immobile, e non del mutuo. grazie mille

        Rispondi
        • E’ possibile avere due intestatari dell’immobile ma un solo mutuatario. Tuttavia si deve passare per una delibera specifica della banca, per questo suggerisco – se questa è la vostra intenzione – di avvisare subito l’istituto di credito.

          Rispondi
  8. Buongiorno Notaio,
    Vado dritto al punto, sono sposato con comunione dei beni, vorrei acquistare casa con mia moglie intestando mutuo e immobile solamente a lei in quanto io ho gia in corso un mutuo per l’acquisto di un immobile prima del matrimonio.
    La responsabile mutui in banca verificato il reddito di mia moglie non ha riscontrato problemi per l’approvazione del mutuo , ma mi ha fatto capire che essendo sposati rientra comunque la comunione dei beni per il 50% e può essere un problema !
    Mi ha consigliato di sentire un notaio per la fattibilità.
    A questo punto mi chiedo : quale può essere il problema ?

    Rispondi
    • Personalmente – per i motivi illustrati nell’articolo – ritengo sia necessaria una preventiva separazione dei beni.

      Rispondi
      • Buongiorno se invece l’immobile ha due cointestatari fratelli e al mutuo procede solo uno , l’altro fratello deve comunque firmare le carte per il mutuo anche se non intende usufruire del mutuo o di possibili detrazioni? Grazie

        Rispondi
        • Immagino l’altro fratello sottoscrivo il mutuo quale (terzo) datore d’ipoteca.

          Rispondi
  9. Salve Notaio,
    ho un quesito da sottoporle… in corso di matrimonio (regime separazione dei beni) è stata fatta una donazione al mio attuale ex marito, sull’immobile dove viviamo da sempre… in seguito abbiamo stipulato un mutuo ipotecario, x ristrutturazione sul medesimo, con l’aggiunta di una polizza assicurativa a tutela degli eredi legittimi.
    In questo mutuo, ne sono solo garante.
    Oggi, in fase di separazione, mi chiedo se è possibile che la donatrice (madre del mio ex marito) possa revocare la donazione e tornare in possesso della proprietà… nonostante il mutuo.
    Sò di non poter esercitare nessun diritto sulla proprietà, ma credo che i miei figli ne abbiano diritto… grazie

    Rispondi
    • La donazione può essere revocata solo per gravi motivi e la separazione non è fra questi.

      Diversa la possibilità di una risoluzione della donazione (per la quale occorre l’accordo sia del donante che del donatario): questa è sicuramente possibile.

      Rispondi
      • Buon giorno io volevo avere un informazione gentilmente se prima.di sposarmi ho dei debiti con finanziarie nel momento in cui si fa la separazione dei beni si devono comunque pagare i debiti vecchi del coniuge ? Oppure resta in essere e la separazione dei beni inizia solo dopo il matrimonio? Grazie a chi mi darà informazione 😊

        Rispondi
        • I debiti contratti prima del matrimonio rimangono personali.

          Rispondi
  10. Buongiorno Notaio, sono sposato da 30 anni in regime di comunione dei beni. Circa 15 anni fa abbiamo acquistato la casa di residenza utilizzando in parte l’ anticipo della liquidazione ed il restante sottoscrivendo un mutuo ipotecario . Il reddito familiare e’ costituito dal solo mio stipendio, ed e’ utilizzato per il pagamento dei debiti e per il sostegno famigliare. Nostro figlio ha una sua famiglia e non necessita del nostro sostegno economico. Sia l’ immobile che il mutuo e’ intestato ad entrambi . In caso di divorzio con conseguente vendita del nostro immobile, cosa prevede la legge in caso ci fossero controversie circa la spartizione del ricavato della vendita dell’ immobile? grazie. cordiali saluti.

    Rispondi
    • Temo che nel caso sia necessario stabilire l’esatta provenienza della provvista utilizzata per l’acquisto (e per pagare il mutuo) nonché quanto l’essersi dedicata alla famiglia abbia inciso sulla possibilità lavorative della moglie.

      E’ una valutazione complessa se non impossibile a priori, l’Autorità Giudiziaria è libera e autonoma nella decisione.

      Rispondi
  11. SALVE NOTAIO,
    IO E MIO MARITO SIAMO IN REGIME DI COMUNIONE DEI BENI, SE MIO MARITO DOVESSE ACCENDERE UN MUTUO E SE DECEDE PRIMA DELL’ESTINZIONE DELLO STESSO DOVREI TERMINARE IO IL PAGAMENTO DELLE RATE DEL MUTUO?

    Rispondi
  12. se il coniuge in regime di comunione, richiede il mutuo e l’altro fa da garante nel caso di morte del richiedente il mutuo il garante deve pagare tutto il debito residuo?

    Rispondi
    • Il debito è a carico degli eredi.
      Se gli eredi non pagano paga il garante.

      Rispondi
  13. mi piace la puntualità delle risposte

    Rispondi
    • Buongiorno notaio.I miei genitori hanno deciso di donarmi, tramite :
      “donazione diretta “un immobile acquistato da loro sul quale è presente un mutuo a loro intestato di cui io sono garante.Puo essere donato anche a mio marito?Noi abbiamo la comunione dei beni.Grazie

      Rispondi
      • Può essere donato anche a Suo marito, è una Vostra comune decisione.

        Rispondi
  14. Buongiorno,
    con mio marito abbiamo iniziato a costruire casa e a richiedere mutuo prima casa, prima di contratte matrimonio con comunione dei beni, pertanto l’immobile e il mutuo risulta a nome suo.
    Le rate vengono addebitate su un conto cointestato, lavoriamo entrambe.
    Abbiamo un figlio e attualmente siamo in una situazione matrimoniale precaria.
    Posso vantare qualche diritto sull’abitazione?Lui vorrebbe vendere ma io no.

    La ringrazio anticipatamente

    Rispondi
    • Se l’immobile è solo di Suo marito lo stesso può vendere e Lei non può opporsi.

      In bocca al lupo per la Vostra vita coniugale.

      Rispondi
  15. Buonasera,
    io e mia madre stiamo accendendo un mutuo come cointestatarie per acquisto immobile. L’immobile sarebbe intestato solo a me.
    I miei genitori sono in comunione dei beni. Questo rappresenta un problema? Preciso che mio padre non avrebbe alcun problema ad effettuare l’operazione insieme a noi, ma la banca non ha mai richiesto un suo inserimento pur sapendo della comunione dei beni.
    Grazie

    Rispondi
    • Non rappresenta un problema, soprattutto se la banca non ha avanzato alcuna criticità.

      Rispondi
  16. Buonasera Notaio, sono ormai divorziata. Nel 2014 il mio ex marito ha acquistato un immobile e, durante l’atto, mi ha fatto firmare una rinuncia in quanto io, non essendo dipendente statale, non potevo cointestarmi né la casa e né il mutuo preso con l’INPDAP (solo dopo ho capito che sono stata raggirata). Noi eravamo in comunione dei beni. Quindi io non ho diritto a nulla, ora? Glielo chiedo perché vuole venderla. Grazie per quanto mi risponderà

    Rispondi
    • Confermo che dalla Sua ricostruzione non ha diritto a nulla.
      Rimane il tema se effettivamente la Sua dichiarazione fosse veritiera (cioè se effettivamente l’acquisto è stato effettuato dal Suo ex marito solo con denaro personale). Laddove ciò non fosse potrebbe esserci un tema di rivalsa.

      Rispondi
      • Egregio notaio,
        mio marito ha richiesta la fideiussione per PEC alla banca creditrice per un mutuo a cui è garante.
        Sono trascorsi 40 giorni ma ad oggi non è pervenuta alcuna risposta.
        Può darmi dei consigli a riguardo😌.
        Grazie ancora infinite

        Rispondi
        • Suggerisco di sollecitare un riscontro.
          In assenza di collaborazione suggerisco di rivolgersi ad un legale.

          Rispondi
  17. Gent.mo Notaio,
    ancora mille grazie.
    Volevo chiedere come le ho già detto sono sposata in comunione di beni, nel caso ci fossero problemi conseguenti al garante x il mutuo fatto da mio marito, potrebbero avvalersi della proprietà avuta dai mie genitori x successione?
    Se la risposta è sì, potrei ovviare effettuando oggi una separazione dei beni e se è necessario un divorzio. Esiste un modo x tutelare me e le mie due figlie?
    Grazie infinite😌😇

    Rispondi
    • No, i beni ricevuti per successione sono personali e sono solo Suoi.

      Rispondi
    • Grazie,
      Potrebbe aiutarmi facendo separazione dei beni

      Rispondi
      • E’ utile perché evita per i beni cointestati il rischio di un’esecuzione sull’intero.

        Rispondi
        • Buonasera notaio,
          È possibile quindi, fare la separazione dei beni e trarne i conseguenti benefici, anche se nel 2010, data in cui mio marito ha fatto da garante risultiamo essere in comunione di beni?

          Rispondi
          • La separazione dei beni opera dal momento in cui è stata stipulata.

  18. Buongiorno Notaio, dopo aver letto la sua pubblicazione ho una domanda semplice e precisa: se in comunione dei beni la proprietà ricade automaticamente su entrambi i coniugi in parti uguali, qual è il senso di cointestare un immobile?
    In comunione dei beni cointestare al 50% o intestare ad un solo coniuge è dunque la stessa cosa?
    Grazie del chiarimento.

    Rispondi
    • In comunione legale dei beni acquistare insieme o acquistare separatamente conduce al medesimo risultato: il bene sarà di entrambi in parti uguali.

      Rispondi
  19. Gent.mo Notaio,
    Grazie molte la sua disponibilità.
    Mi rivolgo a Lei in merito alla mia situazione matrimoniale. Sono sposato dal 2006 con la mia attuale moglie in regime di comunione dei beni, entrambi provenienti da precedenti matrimoni.

    Prima di contrarre il nostro matrimonio attuale, mia moglie e il suo ex consorte decidono di vendere l’appartamento in cui vivevano insieme con i loro due figli. Il ricavato dalla vendita dell’appartamento è stato utilizzato per pagare una parte dell’attuale appartamento in cui attualmente risiediamo.

    Tuttavia, per coprire il rimanente costo dell’immobile intestato solo alla mia consorte, è stato stipulato un mutuo intestato anch’esso alla mia attuale consorte, e per il quale il suo ex marito ha fatto da garante. Il mutuo è stato pagato però utilizzando i fondi comuni durante gli anni per rimborsarlo.

    Nel caso in cui dovesse verificarsi una separazione tra me e mia moglie, desidero conoscere i miei diritti riguardo alla proprietà dell’immobile. In particolare, vorrei sapere se mi spetta una quota del valore dell’immobile, considerando la situazione finanziaria e gli investimenti effettuati durante il matrimonio.

    La ringrazio anticipatamente per la sua consulenza e attendo una sua risposta.

    Rispondi
    • Se l’immobile è intestato a Sua moglie non Le spetta nulla automaticamente.

      Laddove Lei abbia versato denaro per fare fronte a spese di Sua moglie e tale versamento è da considerarsi quale prestito dimostrando la circostanza e laddove non si sia prescritto il termine potrà chiederne il rimborso.

      Rispondi
  20. Buonasera signor notaio,
    Vorrei consigli su come gestire la mia situazione, io e mio marito vogliamo acquistare la nostra prima casa tramite mutuo , io ho un contratto solido lui purtroppo al momento no. Quando ci siamo sposati l’anno scorso abbiamo messo comunione dei beni , e qui tutto ok. Ora in molti mi stanno facendo venire dei dubbi in quanto mio marito attualmente ha bloccato un prestito poiché l’azienda dove stava lavorando ha licenziato parecchio personale incluso lui. Ora la mia domanda è questa , posso richiedere ugualmente un mutuo o mi bloccheranno la domanda?

    Rispondi
    • Ogni banca ha proprie procedure.
      Se Lei è unica mutuataria la situazione di Suo marito non dovrebbe rilevare.

      Rispondi
  21. Buonasera, io e mia moglie possediamo da 18 anni, un immobile adibito ad abitazione principale al 50% ciascuno e parimenti un mutuo cointestato. Siamo in regime di comunione dei beni. Mia moglie da un anno è entrata in ruolo come dipendente della pubblica amministrazione e come tale ha la possibilità di accedere ai mutui ipotecari INPS, i quali sono notevolmente vantaggiosi rispetto a quelli comuni. Volendo surrogare il mutuo esistente però si pone il problema che per il quale l’INPS non interviene in una sola parte ed il mutuo da surrogare dovrebbe essere interamente a suo carico. Quali soluzioni mi sa dare? Un atto di accollo da parte sua del mio 50% è possibile? Occorre che usciamo dalla comunione legale ? (quindi ulteriore atto preventivo all’accollo) o addirittura occorre una cessione della mia quota di fabbricato ? (e di conseguenza però è necessario stesso atto per modificare il regime da comunione a separazione, altrimenti se acquista la mia quota in comunione non cambia nulla)
    Mi sa dire se “il gioco vale la candela? ” considereando che abbatteri la rata mensile del mutuo di 2/3 (da circa 647 a 234) Grazie

    Rispondi
    • Bisogna valutare con INPS.

      Credo l’unica strada sia prima estinguere il precedente mutuo poi stipularne uno nuovo da parte solo di Sua moglie con INPS.

      Rispondi
  22. Buongiorno notaio,
    con la mia fidanzata stiamo per acquistare un immobile al 50%. Siccome l’anno prossimo ci sposeremo, sarà possibile modificare gli atti in modo da farlo risultare in comunione dei beni? Ho ragioni simili all’ultimo utente.

    Grazie in anticipo
    Giuseppe

    Rispondi
    • Si può fare una convenzione matrimoniale in cui si inserisce nella comunione legale dei beni anche acquisti precedenti al matrimonio.

      Rispondi
      • Grazie mille per la celere risposta. Questa convenzione matrimoniale è un atto che si fa dopo sposati?

        Grazie ancora

        Rispondi
          • Grazie mille.

  23. Buona sera
    ho un problema che mi assilla e non riesco a trovare i chiarimenti necessari.
    Lo espongo Magari qualcuno sa darmi una risposta.
    Mio marito prima che ci sposassimo ha acquistato un terreno. Questo terreno è di sua proprietà a seguito di atto di compravendita. Dopo 3 anni dal matrimonio quindi 21 anni fa abbiamo deciso di costruirci sopra la nostra casa, premetto che siamo sposati in comunione dei beni. Per la realizzazione dell’edificio abbiamo chiesto in banca il mutuo prima casa che ci è stato concesso e stipulato davanti un notaio con nominativo di entrambi avendo io un reddito più alto e quindi maggior garanzia per la banca. Abbiamo aperto un conto corrente cointestato nella stessa banca per i versamenti necessari per i saldi delle quietanze di mutuo. Come ultimo le ultime rate di mutuo avendo io ricevuto un eredita personale le ho saldate mediante versamento di assegno bancario della banca dove avevo l’eredita. Si capisco probabilmente la dinamica è un po’ incasinarti. La mia domanda è abbastanza semplice io non risulto proprietaria di niente malgrado abbia contribuito con reddito da lavoro e da donazione personale? Se non fossi proprietaria come possiamo fare per avere la garanzia di comproprietà o parte della stessa? Se si in che misura e come devo fare nell’eventualità (spero mai) di pretendere ciò che negli anni ho contribuito a realizzare anch’ io? Vi ringrazio fin d’ora per una vostra risposta. Cordiali saluti

    Rispondi
    • Il bene è solo di Suo marito.
      Suggerisco di procedere ad una cessione da Suo marito a Lei di una quota dell’immobile.

      Rispondi
  24. Buona sera notaio Cosenza,
    Ho bisogno di un consiglio, mio marito ha fatto da garante x un mutuo stilato dalla sorella. Prima eravamo sposati in comunione di bene, un mese fa abbiamo fatto la separazione dei beni. Mio marito è cointestatario del mio conto in banca. Voglio aprirne un intestato solo a me presso un altrabanca. Posso farlo semplicemente trasferendo i liquidi o in caso di problema sarebbe meglio che mio marito rinunciasse prima alla intestazione per poi aprirne uno nuovo.
    Infinitamente grazie

    Rispondi
    • A mio parere conviene che venga estinto l’attuale conto dividendo la somma in due nuovi conti, ciascuno con il proprio singolo intestatario.

      Rispondi
  25. Buonasera un info sono sposata con separazione dei beni,ora mio marito comprerà una parte di casa dZ mia cognata un eredita di mia suocera io non voglio entrare nel mutuo neanche come cointestataria e fattibile? Grazie Annamaria

    Rispondi
    • Lei non è obbligata ad entrare nel mutuo, si tratta di accordi che dovete valutare con la banca.

      Rispondi
      • Buonasera, Le dovrei porre una domanda.
        Se ottengo una delibera del mutuo per immobile intestato a me e prima del rogito notarile mi sposo in separazione dei beni devo necessariamente dichiararlo alla banca? Potrebbe annullare la delibera tale dichiarazione visto che la mia compagna non lavora attualmente?

        Grazie anticipatamente

        Rispondi
        • Personalmente ritengo non sia tenuto a dare indicazioni in banca ma suggerisco di verificare perché ormai dagli uffici mutui di alcuni istituti.. mi attendo di tutto.

          Rispondi
  26. Salve Notaio, Le chiedo cosa dovesse accadere se una coppia, in regime di comunione legale, acquista una casa che diventa la dimora familiare, usufruendo di un mutuo intestata unicamente al marito. Tuttavia, la moglie fa da garante. Nel momento in cui i due intendono separarsi, la moglie avrebbe diritto al 50 per cento della casa anche se la stessa dovesse essere assegnata al marito dove continuerà a vivere con i figli?

    Rispondi
    • Se la casa è stata acquistata in comunione legale dei beni l’immobile è e rimane intestato per il 50% anche alla moglie.

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