E’ POSSIBILE RINUNCIARE ALLE AGEVOLAZIONI PRIMA CASA?

da | 19 Apr 2021 | fisco, immobiliare | 142 commenti

L’Agenzia delle entrate ha già più volte affrontato l’argomento riguardante l’impossibilità di una rinuncia volontaria alle agevolazioni prima casa. Anche per la Cassazione (sentenza n. 8784/2000), in via generale, la dichiarazione di voler fruire dei benefici “prima casa” non è revocabile, a maggior ragione se si prevede un successivo nuovo acquisto.

Deve così escludersi che l’acquirente che abbia reso in atto la dichiarazione di possedere i requisiti previsti dalla legge, possa successivamente rinunciare alle agevolazioni fruite, così come previsto dalla Cassazione e dall’Agenzia delle Entrate le quali hanno chiarito che “nessuna disposizione normativa consente di rinunciare su base volontaria alle agevolazioni prima casa”. Una volta che vengono concesse e si usufruisce delle agevolazioni “prima casa”, queste devono anche essere mantenute.

Infatti, ci si trova di fonte ad una norma “rigida”, che fissa i criteri per ottenere le agevolazioni, e che non prevede attenuazioni od esenzioni in ordine ai motivi che non hanno consentito il rispetto delle prescrizioni stabilite.

L’agevolazione ottenuta la prima volta non è volontariamente rinunciabile. Non è possibile quindi chiedere che sia recuperata la differenza di imposta sul primo piccolo acquisto per avere poi a disposizione l’agevolazione sul secondo (sentenze 19/10/2011 n. 21671 e 30/07/2014 n. 17294).

Diversa è la situazione di una rinuncia non su base volontaria, ma a causa del mancato rispetto degli impegni presi, come quello di trasferire la residenza nel Comune ove si è acquistato, per chi in quel Comune già non risiedesse.

E proprio su questo argomento l’Agenzia delle Entrate si è espressa, in modo più favorevole al Contribuente, con la Risoluzione n. 105 del 2011.

La lettera a) del comma 1 della Nota II-bis) all’art. 1 della Tariffa, parte prima, allegata al d.P.R. 26 aprile 1986, n. 131, tra i requisiti previsti per la fruizione dell’agevolazione “prima casa”, richiede infatti che l’immobile da acquistare “sia ubicato nel territorio del Comune in cui l’acquirente ha o stabilisca entro diciotto mesi dall’acquisto la propria residenza”.

Quindi per fruire dell’agevolazione “prima casa” occorre che l’acquirente abbia o si impegni ad ottenere la residenza nel Comune in cui intende acquistare l’immobile abitativo, rendendo la dichiarazione di impegno nell’atto di acquisto.

La dichiarazione dell’acquirente di volere stabilire la residenza nei diciotto mesi è prevista dalla legge a “pena di decadenza” dall’agevolazione. Il mancato trasferimento nel termine dei diciotto mesi comporta, quindi, la perdita dell’agevolazione.

Con la Risoluzione n. 105 del 2011, l’Agenzia delle Entrate ha risposto ad un contribuente che aveva acquistato un’abitazione fruendo dell’aliquota agevolata e che si era impegnato, nell’atto di acquisto, a trasferire la propria residenza nell’immobile entro il termine di diciotto mesi, come prescritto dalla disciplina in materia di agevolazioni “prima casa”.

Consapevole di non poter adempiere all’obbligo di trasferimento della propria residenza nell’immobile acquistato, il contribuente chiedeva di poter rinunciare, per ragioni personali, all’agevolazione richiesta, non essendo ancora decorsi i 18 mesi dalla data di acquisto dell’immobile, versando la differenza di imposta dovuta sul predetto acquisto.

In questo caso, l’AE ha ritenuto che l’effettivo realizzarsi del requisito della residenza prescritto dalla norma dipenda da un comportamento che il contribuente dovrà porre in essere in un momento successivo all’atto.

In considerazione della particolarità di tale condizione, il cui verificarsi dipende da un comportamento del contribuente, l’Agenzia ha ritenuto che laddove sia ancora pendente il termine di 18 mesi per il trasferimento della residenza, l’acquirente che si trovi nelle condizioni di non poter rispettare l’impegno assunto, anche per motivi personali, possa revocare la dichiarazione di intenti formulata nell’atto di acquisto dell’immobile.

L’acquirente che non intende adempiere all’impegno è tenuto a presentare un’istanza all’ufficio presso il quale è stato registrato l’atto, con la quale revoca la dichiarazione espressa nell’ atto di volere trasferire la propria residenza nel Comune nel termine di 18 mesi dall’acquisto e a richiedere la riliquidazione dell’imposta assolta in sede di registrazione.

In seguito a ciò, il contribuente è tenuto a corrispondere la differenza tra l’imposta di registro determinata con l’aliquota applicabile in assenza di agevolazione (del 9%) e quella applicabile con l’agevolazione “prima casa” (del 2%) oltre che al versamento degli interessi, calcolati a decorrere dalla data di stipula dell’atto.

Non trova, invece, applicazione la sanzione amministrativa pari al 30%, in quanto, l’Agenzia delle Entrate ritiene che entro il termine di diciotto mesi dalla data dell’atto non possa essere imputato al contribuente il mancato adempimento dell’impegno assunto.

Decorso invece il termine di 18 mesi per il trasferimento della residenza e verificatasi il contribuente potrà comunque accedere, ricorrendone i presupposti, all’istituto del ravvedimento operoso che consiste nell’effettuare spontaneamente l’adempimento omesso o irregolarmente eseguito nel rispetto di scadenze normativamente predeterminate, beneficiando di una riduzione della sanzione.

Il contribuente che intenda avvalersi dell’istituto del ravvedimento operoso è tenuto a presentare apposita istanza all’ufficio dell’Agenzia presso il quale è stato registrato l’atto, con la quale dichiarare l’intervenuta decadenza dall’agevolazione e richiedere la riliquidazione dell’imposta e l’applicazione delle sanzioni in misura ridotta.

Infine, rinunciare alle agevolazioni, non dà la possibilità di acquistare un nuovo immobile fruendo dei benefici fiscali legati alla “prima casa”. Questo è possibile solamente rivendendo il primo immobile o se l’immobile già di nostra proprietà non risulti più agibile

Rachele Nuti

dott.ssa - collaboratrice Studio

142 Commenti

  1. Ho acquistato un immobile al 15 giugno 2020 con i benefici prima casa e trasferimento di residenza
    Il mio notaio mi ha detto che i termini per il trasferimento di residenza partono dal 1 gennaio 2021 mentre leggo da voi che sono prorogati e scadono i 1 luglio 2023 chi ha ragione?

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    • Entrambi.

      Se ha già spostato la residenza non ha problemi; per chi non può – causa COVID – vi è la possibilità di godere della proroga fino all’1.1.2023.

      A giugno 2020 la proroga era solo dall’1.01.2021: poi è stata aumentata.

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      • Quindi se uno non ha problemi di covid non può aspettare fino a luglio 2023 ma la deve prendere a partire dal 1.1.2021

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        • No, la proroga vale per tutti.

          Uno può approfittarne o meno; l’unica differenza sensibile è che spostando la residenza dopo nell’immobile nel mentre si pagherà l’IMU.

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          • Ho acquistato un immobile per il quale è stata applicata la tassazione agevolatà al 2% sia per la casa che per la pertinenza (una quota in millesimi di una autorimessa C/6). Vorremmo rinunciare alla tassazione agevolata solo per la pertinenza. È possibile?

          • Tema non banale.

            Si può evidenziare infatti come la tassazione del bene principale assorba (quasi: trascini) quella della pertinenza e pertanto questa (la pertinenza) non possa sfuggirne.

            Personalmente tuttavia ritengo che essendo il regime ‘prima casa’ un regime di favore il contribuente può bene utilizzarlo solo per un bene (quello principale) e non per l’altro (la pertinenza).

            Pertanto ritengo – ma è una mia posizione personale espressa senza presunzione di certezze – sia possibile rinunciare alle agevolazioni prima casa relativamente alla sola pertinenza.

            Non nascondo che tuttavia non ne vedo l’utilità (comprare una seconda pertinenza come prima casa in luogo della prima sarebbe infatti, essendo ancora proprietari della prima, non possibile).

      • Salve ! Noi non sappiamo sotto quale voce fare la prenotazione di auto denuncia per mancato impegno nel vendere la prima casa entro 18 mesi.
        Avendo una casa già di proprietà come prima casa , noi abbiamo acquistato una seconda casa con le agevolazioni come prima casa impegnandosi di vendere la prima entro 18 mesi. Si come non si riesce a vendere , ci dobbiamo autodenunciare ma no sappiamo sotto quale voce fare l’appuntamento con l’agenzia delle entrate.

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        • Suggerisco di inviare PEC all’Agenzia delle Entrate ove è stato registrato l’atto.

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        • Buongiorno Daniel,
          mi sono ritrovato nello stesso Suo caso. Tra 4 mesi decorerrano i 18 mesi di tempo per trasferire la mia residenza, ma, causa nuovo lavoro, non potro’ piu’ farlo.

          Come ha fatto a contattare l’Agenzia delle Entrate? la PEC e’ stata sufficiente?

          Grazie,
          Luca

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    • Buonasera, nel 2019 ho comprato casa con mia moglie al 50%, con separazione dei beni,
      Ora vorrei comprare al 50% una casa con mio fratello, accedendo a un mutuo sempre al 50%, siccome nel secondo acquisto se la compro come seconda casa il mio 50% verrei a pagare circa 5700€ posso rinunciare alla prima casa dove abito ora che la rendita e molto più bassa che risulti seconda casa dove abito ora? Grazie

      Rispondi
      • Non è possibile.

        Per riacquistare come prima casa deve prima cedere la precedente prima casa.

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        • Le tasse da pagare nel caso non si venda la ex prima su quale immobile fanno riferimento?

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          • Sul nuovo acquisto.

          • Salve, ho acquistato un immobile con agevolazione prima casa a maggio 2021.
            Ora ad aprile, in seguito alle varie, proroghe, scade il termine in cui avrei dovuto vendere l’altro immobile che purtroppo non è stato venduto.
            Pertanto dovro’ pagare la differenza dell’imposta registro che ammonta a 25.000 euro.
            Aderendo all’istanza di decadenza agevolazione prima casa posso richiedere rateazione per saldare tale importo?
            Grazie

          • Vi è proroga fino al 30/10/2023.

            Non mi risulta invece ci sia possibilità di rateizzare.

  2. Ho usufruito nel 1987 dell’agevolazione prima casa.
    Ad ottobre 2020 ho acquistato un’altro immobile con agevolazione prima casa , pensando di vendere l’immobile acquistato nel 1987 entro 12 mesi. Non sono riuscito ad ancora ad alienare l’immobile: ho per il COVID una proroga a questi dodici mesi oppure devo procedere con istanza sospensiva per non incorrere in sanzioni entro ottobre 2021?

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    • Confermo rientra nell’ipotesi di sospensione per legge e non deve presentare istanze.

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      • Buongiorno, anche io, già proprietaria di immobile acquistato nel 2001 con agevolazioni prima casa, ho acquistato ad agosto 2021 un’altro immobile usufruendo delle agevolazioni prima casa impegnandomi a vendere quello acquistato nel 2001 entro 12 mesi. Ad oggi ancora nessun successo, posso usufruire anche io di questa proroga o ho l’obbligo di rivendere entro agosto 2022?
        Grazie

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        • Confermo che anche Lei può usufruire della proroga.

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          • Io mi trovo in una condizione simile. Il 20 febbraio 2020 compro casa con impegno a vendere la prima da me posseduta. I termini vengono inizialmente sospesi dal 23 febbraio 2020 al 31 dicembre 2020. Il 12 dicembre 2021 presento istanza di rinuncia ai benefici per non essere riuscito a vendere la casa posseduta in precedenza, ma in seguito sono state promulgate le proroghe. Posso chiedere di annullare l’istanza visto che la normativa è cambiata (in via retoroattiva)?

          • Può provare, se non già accolta potrebbero ritirarla.

  3. Ho usufruito quest’anno della agevolazione prima casa in occasione della dichiarazione di successione a seguito del decesso di mia madre. Tuttavia adesso ho la possibilità di vendere l’immobile oggetto dell’agevolazione. Posso rinunciare entro i 18 mesi dalla successione ai benefici dell’agevolazione?

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    • La possibilità di rinunciare alle agevolazioni prima casa in ipotesi di acquisto è assai contenuta, come illustrato nel testo.

      In ambito fiscale non si può procedere con interpretazioni estensive, soprattutto se favorevoli al contribuente, quindi invito alla massima prudenza.

      Suggerisco di verificare con il proprio locale Ufficio dell’Agenzia delle Entrate se sono possibilisti.

      Rispondi
      • Salve ho acquistato casa senza agevolazioni fiscali, dopo 10 mesi vi ho portato la residenza ed è diventata abitazione principale. Posso chiedere rimborso dell’imposta? Come fare? Grazie

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        • Se ha i requisiti può procedere ad atto integrativo.

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  4. Avendo acquistato nel 1995 un immobile con agevolazioni prima casa e volendo oggi acquistarne uno nuovo con le stesse agevolazioni, mi devo impegnare a rivendere il primo entro 12 mesi dall’atto (dichiarazione di intento nell’atto notarilie, come per la residenza).
    Nel caso in cui prima del decorso dei 12 mesi decida di non vendere più il vecchio immobile, posso analogamente presentare istanza di rinuncia e pagare la sola differenza di imposta e gli interessi legali (evitando la sanzione del 30%)?

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    • Ritengo – nel Suo caso – sia possibile rinunciare (successivamente) senza sanzione ma versando solo differenza e interessi.

      Consiglio però di confrontarsi con il Notaio che curerà il nuovo acquisto.

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  5. A febbraio scadono i 18 mesi per spostare la residenza, ma so che non riesco , ho visto che sul sito dell’agenzia delle entrate è possibile presentare un’istanza all’uficio territoriale di competenza. Ma questa istanza è una autodichiarazione che rinuncio alle agevolazioni prima casa o c’è un modulo da compilare?

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    • E’ un’istanza; consiglio di prendere altresì un appuntamento con l’Ufficio.

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    • Salve, se volessi comprare e rivendere subito un immobile (che per me sarebbe unica casa) posso evitare le agevolazioni prima casa visto che voglio rivenderla subito?

      Rispondi
  6. Salve, mi trovo nelle condizioni di poter fare due investimenti e al contempo di comprare la mia prima casa. Tutti nello stesso comune. Se trovo prima gli appartamenti da acquistare per affittarli, potrei comprare quelli senza agevolazioni fiscali (avrò la residenza in altro indirizzo) e poi acquistare quello per la mia abitazione con le agevolazioni da prima casa? Grazie

    Rispondi
    • Se si è proprietari esclusivi di un immobile abitativo in un Comune non si possono usufruire delle agevolazioni prima casa per altro acquisto nel medesimo Comune, anche se per la prima compravendita le agevolazioni non sono state richieste.

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  7. Buongiorno, ho acquistato nel 2008 un appartamento (.35 mq) con agevolazioni prima casa.
    A metà 2020 ho comprato un altra casa più grande beneficiando ulteriormente delle agevolazioni, poichè con una bimba era effettivamente troppo piccolo.
    Vorrei non vendere l’appartamento, c’è la possibilità di pagare la differenza delle imposte dovute, e tenermi l’appartamento come seconda casa?

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    • Sì, può procedere a segnalarsi all’Agenzia delle Entrate chiedendo di versare la differenza.

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  8. Molto interessante ma da ulteriormente precisare.
    Invio una domanda in merito all’indirizzo mail.
    Intanto GRAZIE per gli apporti.

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  9. Buongiorno,
    a settembre 2015 ho ricevuto una nuda proprietà del valore di 45K usufruendo delle agevolazioni prima casa.
    Nell’abitazione attualmente ci vivono i miei genitori che hanno l’usufrutto vitalizio.
    Sono in procinto di acquistare un immobile del valore di 400K e vorrei usufruire nuovamente dell’agevolazione prima casa. E’ possibile ravvedere l’imposta sull’acquisto della nuda proprietà rinunciando al beneficio di prima casa?

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  10. Salve, nel 1992 ho acquistato insieme con mia moglie un immobile, dove sono tuttora residente, godendo delle agevolazioni prima casa.
    Adesso mi ritrovo a fare la successione a seguito della morte di mia madre. Posso richiedere di godere delle agevolazioni prima casa sull’immobile ereditato nel caso in cui volessi trasferirvi la residenza? Oppure dovrei prima vendere l’immobile acquistato nel 1992? Grazie

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  11. Salve, a luglio 2021 ho acquistato un appartamento usufruendo della agevolazioni prima casa e ho cambiato la residenza nel Comune dove ho acquistato. A breve, però, con la nascita di mio figlio, avrò necessità di cambiare nuovamente la mia residenza nel comune dove abita mio marito. Cosa si fa in questo caso? La ringrazio.

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    • Si inizierà a pagare l’IMU sull’immobile comprato come prima casa.

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  12. buonasera, nel 2019 ho acquistato un immobile in costruzione (rustico) beneficiando delle agevolazioni prima casa. per mantenere tale beneficio i lavori devono essere completati entro tre anni dal rogito. Per problemi vari cui si è aggiunto anche il covid non ho ancora iniziato i lavori di completamento del fabbricato. E’ possibile chiedere una proroga all’agenzia delle entrate o scaduti i tre anni sarò soggetto alle sanzioni ed al pagamento della differenza di imposta? La ringrazio

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  13. Grazie per la risposta. temevo anche io fosse così. a questo punto forse la cosa migliore da fare sarebbe il ravvedimento prima dello scadere dei tre anni ed evitare le sanzioni.

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  14. Buonasera,
    Ho ereditato un immobile e pertanto ho presentato una dichiarazione di successione ove richiedevo le agevolazioni fiscali prima casa avendo tutti i requisiti tranne quello della residenza (preciso che è la prima volta che richiedo agevolazioni). Dopo aver presentato la successione ho subito cambiato la residenza nell’immobile in oggetto. A distanza di qualche mese vorrei rinunciare a tali agevolazioni, non avendo per altro intenzione di riacquistare altri immobili con le medesime agevolazioni. E’ possibile autodenunciarsi all’Agenzia delle Entrate e richiedere il pagamento della differenza di imposta non versata?
    In attesa di un Vostro riscontro porgo cordiali saluti

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    • Revocare la richiesta delle agevolazioni non sarebbe possibile.

      In questo caso Le suggerisco la strada di un’autodenuncia nella quale dichiara di non volere spostare la residenza (adducendo che quello attuale sia uno spostamento temporaneo) e confidare in un riscontro positivo dell’Agenzia delle Entrate.

      Rispondi
    • Buongiorno, nel 2010 ho acquistato il 50% della mia prima casa, nel 2019 ho acquistato anche il 50% del mio ex compagno, a luglio 2021 ho dovuto vendere. Mi sarei dovuta trasferire in un’altra regione, comprando casa lì, ma le cose sono andate diversamente e questo non capiterà a breve. So di dovermi denunciare all’Agenzia delle Entrate, evitando di pagare sanzioni. Mi conferma che per la storia del Covid, avrei ancora un po’ di tempo per cercare casa o devo segnalarmi entro luglio? Grazie mille.

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      • Ha un anno a partire dal 31 marzo 2022.

        Entro quella scadenza o si autodenuncia o ricompra.

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  15. Ho acquistato casa nel 2017 a Torino, essendo della Basilicata ho dichiarato di voler trasferire la residenza nei 18 mesi successivi. Al momento dell’atto ero già studente universitario presso l’università di Torino. Non avendo più trasferito la residenza avrei comunque diritto al beneficio? Mi è già arrivato l’avviso di liquidazione dell’Ade. Posso eccepire di essere stato all’epoca dell’atto studente presso l’università di Torino?

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    • Nell’ordine:

      1. temo non ne abbia beneficio, come da ordinanza della Cassazione 04 marzo 2022, n. 7198;

      2. la norma è chiara e parla di residenza ovvero Comune ove si lavora, ma in questo secondo caso occorre specifica dichiarazione in atto. Nel Suo caso temo non possa avanzare eccezioni.

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  16. Mia moglie ed io abbiamo acquistato nel gennaio 2021 un immobile con agevolazione prima casa ma vorremmo presentare istanza di ravvedimento operoso prima del termine dei 18 mesi in quanto impossibilitati al trasferimento della residenza. In tal caso, data la decadenza dell’agevolazione, è possibile richiedere l’agevolazione prima casa per l’acquisto di un nuovo immobile in comune diverso dal primo immobile senza dover vendere quest’ultimo?

    Rispondi
    • Ritengo di sì in quanto l’agevolazione non è stata fruita causa decadenza; suggerisco un confronto anche con la locale Agenzia delle Entrate in quanto le prassi sul territorio nazionale possono essere diverse.

      Rispondi
      • Buongiorno notaio,
        ho parlato con l’ufficio territoriale presso il quale è stato registrato l’atto di compravendita e il funzionario competente mi ha confermato che la presentazione dell’istanza di ravvedimento operoso entro i 18 mesi determina la decadenza dell’agevolazione, pertanto, la stessa può essere richiesta per l’acquisto di altro immobile in comune diverso. Dopo l’acquisto del nuovo immobile sarà molto probabile che in automatico arrivi un accertamento da parte dell’AdE; in tal caso sarà sufficiente dimostrare di non aver fruito dell’agevolazione tramite copia dell’istanza di ravvedimento operoso e del pagamento della riqualificazione delle imposte.
        Saluti

        Rispondi
        • Grazie per l’aggiornamento che conferma la ricostruzione offerta anche da parte dell’Agenzia delle Entrate.

          Rispondi
        • Gent.le Notaio,
          ho acquistato un appartamento con il bonus prima casa under 36 meno di un anno fa, ma ho scoperto di aver fatto errori nella dichiarazione ISEE. Posso procedere al ravvedimento operoso per pagare le differenze e regolarizzare la mia posizione senza incorrere in sanzioni gravi? Grazie.

          Rispondi
          • La fattispecie non ricordo sia espressamente disciplinata e quindi nel caso non posso confermare il ravvedimento operoso possa essere invocato anche in questo caso; suggerisco di recarsi all’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate ove si è stipulato l’atto e chiedere riscontro sul tema.

          • Buongiorno
            Ho acquistato casa con i benefici prima casa.
            ho venduto nel settembre 2021 prima dei 5 anni , avendo già trasferito in tempo utile la residenza nell’immobile.
            Non sono però riuscita ad acquistare un nuovo immobile prima dei 12 mesi. Sono previste ulteriori proroghe al dicembre 2022?
            Grazie

          • Nel Suo caso ritengo operi la sospensione COVID con decorrenza del termine annuale dal 31/03/2022.

  17. Salve. Ho acquistato a fine dicembre 2020 una casa da ristrutturare, coi benefici per la prima casa. Per una serie di motivi che ora non sto ad elencare, una importante IPAB del luogo vorrebbe acquistare l’edificio. Dal momento che prospetta anche la possibilità di un eventuale futuro esproprio, seguendo una loro richiesta sto compilando un elenco onnicomprensivo delle spese da me sostenute, in modo da avere una base per una trattativa privata. Tra queste, vorrei inserire anche il fatto che, vendendo la casa, se non procedessi a un riacquisto entro 6 mesi perderei per diversi anni l’agevolazione per la prima casa. Potrei rinunciare a questi benefici, considerando che ancora non abito l’immobile né ho trasferito la residenza nel comune ove esso sorge, per poi usufruirne liberamente in un secondo momento una volta che avessi l’opportunità di acquistare un’altra casa? Vi ringrazio vivamente e vi porgo i miei più cordiali saluti.

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    • Confermo che se non ha spostato la residenza nel Comune (o non era già lì residente) può rinunciare alle agevolazioni prima casa e utilizzarle in una futura occasione.

      Rispondi
  18. Buongiorno signor Notaio,
    ho ricevuto un appartamento appartenuto a mio padre e una mia zia sorella di mia padre con atto notarile in data 27.05.21: il 50% con donazione da parte di mio padre e l altro 50% con vendita da parte di mia zia con agevolazioni fiscali prima casa non possedendone io una.
    Non ho ancora trasferito la mia residenza nel comune dove e” ubicato l immobile come prescrittomi nell atto notarile
    dovrei farlo entro 18 mesi a partire dal 27.5.21 ora Le chiedo gentilmente posso affittare l appartamento n questione e se si come devo fare per non perdere le agevolazioni fiscali avute???? nel comune dove e” ubicato l appartamento abita
    la zia in questione e io abito in un comune diverso da quello dove e ” ubicato l”appartamento.
    Ringrazio in anticipo per vs gentile risposta

    Rispondi
    • Può affittare, ma se entro 18 mesi (ricordo che i termini erano sospesi fino ad aprile del corrente anno) non sposta la residenza decadrà dalle agevolazioni.

      Rispondi
  19. Grazie mille per risposta,
    La disturbo ancora una volta per questa informazione: se io porto la residenza per soli due mesi luglio e agosto 2022
    (il termine18 mesi scade o ottobre 2022 ) evito di perdere le agevolazioni prima casa? e? previsto un periodo minimo
    di tempo di residenza nell immbile per non perdere agevolazioni??
    GRAZIE PER LA SUA PREZIOSA RISPOSTA

    Rispondi
    • Non esiste un termine minimo di legge per mantenere la residenza; le ricostruzioni della dottrina ritengono sia opportuno che la residenza sia spostata per un periodo non simbolico e palesemente elusivo. Personalmente suggerirei – se si è in scadenza ad ottobre – di spostarla e mantenerla per più di due mesi.

      Rispondi
  20. Buongiorno, o acquistato un immobile trasferendo le agevolazioni prima casa il 21.03.2019, all’udicesimo mese di possesso mi auto denuncio per allinearmi visto che non avevo venduto ancora il vecchio immobile posseduto, ma nello stesso momento entra in vigore il blocco dello stato per 25 mesi e 8 gg come da circolare ufficio entrate 8/E, nel frattempo l’ufficio delle entrate mi invia la liquidazione e io la pago, poi vendo l’immobile il 7.4.2022 il vecchio immobile e dai conteggi scopro che tra acquisto blocco dello stato e vendita non sono trascorsi i 12 mesi previsti per la vendita, posso richiedere il compenso pagato ..

    Rispondi
    • Se si è autodenunciato temo non abbia diritto al rimborso.

      Rispondi
  21. Buongiorno , ho da poco acquistato una prima casa dal costruttore al 50% con la mia coniuge usufruendo dell’aliquota iva 4% , in caso di separazione mi trovo a dover acquistare una nuova casa in altra comune , posso adibirla a prima casa senza richiedere le agevolazioni prima casa? In questo modo visto che non vi è certezza sui tempi di rivendita della prima casa acquistata non sono tenuto a versare la differenza di iva sul primo acquisto?
    Grazie

    Rispondi
    • Deve comunque cedere la Sua quota dell’immobile per acquistare come prima casa.

      Rispondi
  22. Buonasera, ho acquistato nel settembre 2017 con agevolazioni prima casa un immobile a Salerno. Nel giugno 2021 un altro immobile, a Milano, sempre con agevolazioni prima casa con l’impegno di vendere la prima. Ho spostato la residenza nella casa di Milano a fine 2021 diventanto di fatto prima casa. L’immobile a Salerno non voglio venderlo e togliendo la residenza è diventata seconda casa nella quale pago l’Imu. So che devo presentare un’istanza presso l’ufficio dove è stato registrato l’atto per riliquidare l’imposta e versare quanto dovuto entro 18 mesi dal secondo acquisto. La mia domanda è: posso io stesso presentare questa istanza prendendo appuntamento presso l’ufficio o è necessario una figura professionale che devo delegare? Grazie in anticipo.

    Rispondi
  23. buonasera
    a settembre 2003 ho acquistato, nel comune di Roma, un appartamento di circa 67mq (composto da salone con cucin a vista, due camere ed un bagno, con agevolazione prima casa. Ad oggi però abitando nello stesso con mio marito ed i miei tre figli, la casa è diventata piccola per il nucleo familiare, per cui qualche tempo fa ho rivolto un interpello all’agenzia delle entrate dove richiedevo se fosse stato possibile acquistare
    un secondo immobile più grande e più adatto alle esigenze familiari, nel comune di Frascati, mantenendo l’altro ed usufruendo per il nuovo le agevolazioni prima casa “per inidoneità alle esigenze del nucleo familiare, del vecchio immobile . l’agenzia ha risposto con esito negativo, per cui ho nel frattempo acquistato l’immobile (aprile 2022) richiedendo comunque l’agevolazione prima casa (IVA da costruttore al 4%), impegnandomi ad alienare (con vendita o donazione) il vecchio.
    Ad oggi però mi rendo conto che per svariati motivi (tra i quali che ancora occupiamo lo stesso in quanto l’altro non è pronto) non riuscirei a vendere il vecchio immobile entro l’anno per cui mi chiedo cosa posso fare e quali sono gli interessi che eventualmente dovrei pagare, qualora volessi fare un ravvedimento prima di arrivare alla scadenza di un anno dal rogito.
    grazie

    Rispondi
    • Per un calcolo esatto suggerisco di andare direttamente all’Agenzia delle Entrate in modo da ottenere una liquidazione precisa degli importi.

      Rispondi
      • Perdoni la domanda. L’ufficio dell’ agenzia delle entrate deve essere lo stesso dove è stato registrato l’atto di acquisto del nuovo immobile oppure va bene un qualunque ufficio ?
        Grazie

        Rispondi
  24. Salve,

    nel corso del 2021/2022 ho fatto alcune compravendite immobiliari. Segnatamente:

    (i) il 25luglio 2021 ho acquistato un primo appartamento (di seguito il “Primo Appartamento”), richiedendo l’applicazione dei benefici prima casa e pagando quindi l’imposta di registro ridotta;
    (ii) il 20febbraio 2022 ho venduto il Primo Appartamento;
    (iii) il 13 marzo 2022 ho acquistato un secondo appartamento (di seguito il “Secondo Appartamento”), richiedendo l’applicazione dei benefici prima casa (in considerazione dell’intervenuta cessione del Primo Appartamento), pagando quindi l’imposta di registro ridotta.

    Ora mi appresto ad acquistare un terzo immobile (il “Terzo Appartamento”) Pongo il seguente quesito:

    posso rinunciare ai benefici prima casa già applicati sul Secondo Appartamento integrando quanto già pagato a titolo di imposta di registro su tale immobile e, successivamente, godere dei benefici prima casa sul Terzo Appartamento che mi appresto ad acquistare?

    Rispondi
    • A mio avviso non può.

      Sul punto Le suggerisco tuttavia di verificare anche con la locale competente Agenzia delle Entrate.

      Rispondi
      • Grazie molte Notaio. Sulla base della sua esperienza, essendo un tema piuttosto tecnico, quale strumento suggerisce di utilizzare per interfacciarsi con l’Agenzia delle Entrate per porre il sopraesposto quesito?

        Rispondi
        • Recarsi presso l’ufficio territoriale, esporre il tema e domandare se liquidano la differenza per la rinuncia.

          Rispondi
  25. Buongiorno, nel 1997 ho acquistato un appartamento fruendo dell’agevolazione prima casa con impegno a trasferire la residenza entro 18 mesi. All’epoca ero appena maggiorenne e studentessa convivente coi miei genitori in un’altro comune, non ho mai effettuato il cambio di residenza, sono ormai trascorsi 25 anni, tale agevolazione è regolare? Qualora vendessi l’immobile potrei riacquistare con l’agevolazione? Grazie in anticipo per il riscontro.

    Rispondi
    • Confermo che per ricomprare come prima casa deve cedere l’immobile acquistato nel 1997.

      Rispondi
  26. Buonasera, ho acquistato un abitazione con l’agevolazione prima casa a settembre 2021 ma purtroppo per problemi di lavoro non potrò trasferirmi e quindi prendere la residenza , come posso rinunciare ai benefici ricevuti ?
    entro i 18 mesi è possibile pagare la differenza tra il 2% e 9% senza incappare a sanzioni più pesanti?
    Grazie

    Rispondi
    • Deve recarsi all’Agenzia delle Entrate per chiedere di farsi liquidare il dovuto presentando il Suo caso.

      Rispondi
  27. Buona sera Notaio, nel 2002 ho acquistato un immobile con l’agevolazione prima casa ma non ho mai trasferito la mia residenza. Dopo qualche anno scopro che l’immobile ha una serie di problemi catastali nel senso che il notaio ha indicato dati catastali errati, e che i dati indicati sono da riferirsi ad un immobile danneggiato dal terremoto del 1961 e che ha usufruito dei benefici del terremoto per la ricostruzione fuori sito. Ho impiegato 7 anni per la ricostruzione dei fatti e finalmente, dopo varie vicende anche giudiziarie, sno riuscito a rettificare tutti gli atti. Oggi sto cercando di risolvere un’altra questione con il Comune perchè quella casa risulta acquisito al Patrimonio Comunale per aver usufruito dei benefici del terremoto fuori sito ( chi ha avuto i benefici ha costruito altrove altra casa in quanto non era conveniente riparare quella danneggiata. Anche qui sul Comune c’è una particella errata. La casa danneggiata è un’altra non quella acquistata da me. In tanto mi sono trasferito a Roma per lavoro ove ho acquistato un’altra casa con i benefgici prima casa.
    La casa acquistato nel 2002 è in vendita, ma non riesco a venderla per tutti questi problemi. L’Agenzia delle Entrate mi ha addebitato i benefici sulla seconda casa che sono molto più elevati di quelli ottenuti per la prima casa. Che posso fare? Posso chiedere all’Agenzia di revocarmi il primo beneficio e riconoscermi quelli sulla seconda casa.
    Grazie, confido iu una suo parere.

    Rispondi
    • Temo non possa chiedere di revocare il beneficio prima casa e sia dovuto il pagamento richiesto dall’Agenzia delle Entrate.

      Rispondi
  28. Salve, diversi anni fa ho acquistato un piccolo immobile con agevolazione prima casa. Posso donarlo a mia figlia, e successivamente acquistare un diverso immobile con agevolazione prima casa?
    Grazie

    Rispondi
      • Anche se si tratta di un minore?

        Rispondi
        • Sì, previa ovviamente autorizzazione del Giudice Tutelare.

          Rispondi
          • Confermo che può procedere con il ravvedimento operoso; suggerisco di contattare il competente Ufficio dell’Agenzia delle Entrate per concordare la relativa procedura.

  29. Ho acquistato un immobile nel 2020 con l’agevolazione della prima casa di cui ho portato la residenza. Gennaio 2023 mi trasferisco in un altra regione e vendo la casa senza riacquistare un altro immobile .
    C’è un modulo prestampato da presentare all’U.Entrate per pagare la differenza dell’iva?
    Grazie

    Rispondi
    • Non mi è nota la presenza di un modulo unico: suggerisco di sentire dall’ufficio dell’Agenzia delle Entrate ove è stato registrato l’atto.

      Rispondi
      • buongiorno,

        ho ricevuto in donazione da mio padre un immobile su cui ho beneficiato delle agevolazioni prima casa per effettuare il bonus 110. Mi accingo ad acquistare un nuovo immobile a roma su cui vorrei beneficiare delle agevolazioni prima casa (trasferirò qui la residenza) Se entro un anno non riesco vendere posso chiedere all’agenzia delle entrate di pagare la differenza sull’immobile donato?

        Rispondi
          • Come posso fare per risolvere la questione?

          • Se acquista in altro Comune non ci sono problemi.

            Se acquista nel medesimo Comune deve cedere almeno una quota dell’immobile precedente.

  30. Buonasera,ho acquistato un appartamento confinante con il mio, con le agevolazioni prima casa, con l’impegno di fonderli.
    La scelta impulsiva dovuta al prezzo allettante e il suggerimento dell’agenzia immobiliare ha deviato la decisione dall’acquistare l’appartamento per e a nome di mio figlio in favore dell’acquisto per ampliamento. Dopo aver visto la planimetria catastale da presentare successivamente per la fusione, aver ragionato sulle utenze (dopo la fusione si può avere solo un contatore per utilizzo residenziale) e su altri aspetti personali mi sono reso conto che sarebbe stato meglio non acquistare per fondere. Vorrei quindi non unire gli appartamenti.

    Tramite l’istituto del ravvedimento operoso posso pagare la differenza del 7% (tra il 2% di prima casa pagato e il 9% previsto per seconda casa) ed evitare così di fondere i due appartamenti e tenere il secondo come seconda casa,senza pagare alcuna sanzione?

    Qual è la procedura o altri eventuali consigli?

    Rispondi
  31. Salve. Ho venduto a ottobre 2022, prima dei cinque anni, una casa per la quale ho usufruito delle agevolazioni prima casa, e per cui pagavo l’IMU non abitandovi (abito in affitto) e, nell’atto di vendita, mi sono impegnata a comprare entro un anno una nuova casa per non decadere dal beneficio. Ora ho trovato la nuova casa da acquistare, ma è in costruzione; farò il preliminare a febbraio, quindi entro l’anno, ma la consegna dell’immobile è prevista oltre l’anno. Decadrò dal beneficio? Se sì, pagando la differenza dovuta sulla precedente casa, potrò acquistare la nuova in regime agevolato? Mi conviene chiedere la rinuncia al beneficio sulla vecchia per ottenere il beneficio sulla nuova? Io, ripeto, non ho attualmente una casa di proprietà e abito in affitto, perciò mi sembrerebbe una beffa non poter fruire delle agevolazioni acquistando quella che sarebbe la mia prima e unica casa.

    Rispondi
    • Dovrà pagare la differenza per l’acquisto agevolato (non più tale) illo tempore effettuato ma potrà comprare come prima casa il nuovo.

      Tuttavia consiglio di confrontarsi con il Collega che L’assisterà nell’atto.

      Rispondi
      • Grazie mille

        Rispondi
  32. Buongiorno Notaio , ho comperato un appartamento usufruendo dell’acquisto prima casa in cui ho portato la mia residenza fin qui tutto regolare . Il problema nasce dal venditore del mio alloggio. Il quale aveva chiesto anche lui di usufruire dei benefici prima casa impegnandosi a ricomperare entro un anno dalla vendita . Il venditore non rispetterà il suo impegno e si reso irreperibile al fisco . Domanda siccome l’acquirente è solidale con il venditore . Posso sostituirmi a lui facendo io istanza all’AGE per ottenere il ravvedimento operoso , non rischiando così di trovarmi un domani futuro inseguito dallAGE ? Anche se alcune sentenze della Cassazione sarebbero a me favorevoli ? I termini scadano il 30/3/2023 , se agisco prima almeno non pago le sanzioni del 30% . Che cosa mi suggerisce ? Grazie

    Rispondi
    • Premessa: la solidarietà in ipotesi del genere è discussa e quindi prima di pagare suggerisco di verificare con l’Agenzia delle Entrate competente.

      Rispondi
  33. Buonasera
    Nel 2006 ho acquistato casa a metà con mio marito. Nel 2019 a seguito di separazione ho rilevato il suo 50 per cento, sempre con agevolazioni prima casa. Nel 2022 ho venduto l’immobile pensando che i 5 anni fossero superati già dal primo acquisto. Se non compro entro l’anno, quali sono le basi di calcolo utilizzate per rendere la differenza dei punti percentuali dell’imposta? La rendita catastale? Il valore d’acquisto del secondo rogito? Grazie per l’attenzione

    Rispondi
    • Ai fini della decadenza è necessario verificare cosa era fiscalmente indicato nell’atto del 2019. Se si erano invocate le agevolazioni prima casa confermo decade.

      In ogni caso la base di calcolo è il valore catastale del bene alla data dell’atto del 2019.

      Rispondi
      • La ringrazio della risposta. Cosa si intende per verificare cosa era fiscalmente indicato nell’atto del 2019?

        Rispondi
        • Se si sono invocate le esenzioni quale trasferimento nel contesto di una separazione / divorzio oppure le agevolazioni prima casa.

          Rispondi
  34. Ho acquisto un immobile il 10 febbraio 2020 con le agevolazioni di prima casa e con l’impegno di vendere casa attuale sempre di proprietà entro 12 mesi.
    Con le sospensive COVID i 12 mesi quando decadono?

    Rispondi
    • La sospensione opera da 23/02/2020 al 31/03/2022.

      Rispondi
  35. Salve Notaio, sto per acquistare una nuova casa con agevolazione indicando di vendere la mia prima casa entro 1 anno dall’acquisto .
    se sposto subito la residenza nella nuova casa cosa succede per l’altra? dovrò pagare imu? è preferibile attendere di venderla prima di spostare la residenza?
    grazie e buona giornata

    Rispondi
    • L’IMU deve essere pagata sull’immobile di proprietà ove non si abita.

      Rispondi
  36. ho venduto il 31 marzo 2022, prima del decorso dei 5 anni, un immobile acquistato (per successione) con agevolazione prima casa. il Milleproroghe (ulteriore sospensione sino al 30.10.2024) si applica anche al mio caso e quindi posso riacquistare prima casa entro ottobre 2024? come si fa la comunicazione all’Agenzia Entrate per la riliquidazione della imposta?

    Rispondi
    • Si applica anche al Suo caso.

      Per eventuale riliquidazione deve recarsi fisicamente all’Agenzia delle Entrate.

      Rispondi
      • La ringrazio!

        Rispondi
  37. Buonasera notaio,
    Scrivo per una casistica particolare non trovata tra i vari commenti.
    Ho acquistato casa usufruendo delle agevolazioni fiscali prima casa e dopo 4 anni l’ho rivenduta per trasferimento in regione diversa. Non essendo riuscito in 12 mesi ad acquistare un nuovo immobile, ho fatto denuncia di rinuncia dei benefici all’agenzia delle entrate territorialmente competente per non incorrere in sanzioni (non ho ancora ricevuto f24 da pagare). Dovendo ora acquistare una nuova casa in regione diversa dalla prima, posso usufruire delle agevolazioni prima casa? Devo prima saldare quanto dovuto?

    La ringrazio in anticipo per la risposta.

    Rispondi
    • Confermo che la Sua vicenda è “originale” (a mente non l’ho mai trattata).
      Tuttavia Lei oggi non ha alcun immobile acquistato con le agevolazioni prima casa e quindi – mio parere – può invocare detto regime.
      Ovviamente però sul punto è necessario un confronto con il Collega che stipulerà l’atto.

      Rispondi
  38. Buongiorno notaio,
    Ho ricevuto una casa in donazione da mio padre per la quale era stata richiesta l’agevolazione prima casa. Non essendo riuscita a terminare i lavori e spostare la residenza abbiamo proceduto alla riliquidazione dell’imposta.
    Ora sto comprando casa in un comune diverso. Posso usufruire dell’ agevolazione prima casa?
    Grazie

    Rispondi
    • Se è decaduta ritengo possa farne richiesta.
      Suggerisco però sempre un confronto con il locale Ufficio dell’Agenzia delle Entrate.

      Rispondi
  39. Buongiorno Egregio Notaio potrebbe cortesemente con un sua riflessione aiutarmi a chiarire la confusione su questa casistica, per me articolata..?
    Ho ricevuto da mio padre con atto di donazione un primo appartamento (a) in piena proprietà beneficiando delle agevolazioni prima casa e un secondo appartamento (b) la nuda proprietà dove mio padre si è riservato un usufrutto vitalizio.
    Entrambi gli appartamenti sono nello stesso stabile situati nello stesso Comune sulla stessa strada e sono differenziati solo dal numero civico il primo 96 il secondo 94.
    Nel rogito notarile non è stato riportato l’obbligo del cambio di residenza in quanto, a sentir lo studio notarile, non era necessario perché trattasi di immobili sullo stesso Comune dove ho la residenza attuale, ma a ben vedere il Testo unico del 26/04/1986 n. 131 sembra molto chiaro riportando al II-bis) 1 al punto a) che per beneficiare dell’aliquota del 2 per cento devono ricorrere le seguenti condizioni:
    “che l’immobile sia ubicato nel territorio del comune in cui l’acquirente “ha” o stabilisca entro diciotto mesi dall’acquisto la propria residenza”.
    La mancanza nel rogito notarile di questa comunicazione ci ha distratti dalla considerazione che io sono ancora nello stato di famiglia di mio padre, quindi obbligato al cambio di residenza anche solo per la differenza del civico.

    Il tutto è stato registrato in un unico atto in data 28 ottobre 2021, quindi facendo due conti ad oggi sono trascorsi 20 mesi, ben oltre i 18 mesi richiesti per legge per il cambio di residenza, tuttavia leggendo il suo forum presumo che possa usufruire della proroga prevista dal Decreto Legge Milleproroghe.
    Quindi di seguito le vorrei rivolgere 3 domande.

    1) Avendo l’immobile prima casa nello stesso Comune stessa strada differenziato solo da un numero civico devo comunque richiedere il cambio di residenza oppure non è necessario come sentito dallo studio notarile e non riportato nel rogito notarile e questa mancanza comporta qualche problema all’atto..?

    2) Nel caso debba cambiare la residenza, rientro nella proroga del Decreto Legge Milleproroghe.. .?

    3) Se cambiando la residenza e sulla casa (a) ad oggi in piena proprietà ricevo tutti i benefici fiscali della prima casa, 200 anni mio Padre ma il giorno in cui entrerò in possesso della piena proprietà della casa (b) su cui mio padre si è riservato l’usufrutto vitalizio potrò trasferire/cambiare su quest’ultima i benefici della prima casa o sono bloccato e nel caso cosa posso e/o devo fare per sbloccare il tutto…?

    Spero le risposte non le portano via molto tempo, nel caso di una mancata risposta capirò d’altronde già è stato molto illuminante leggendo i casi precedenti. La ringrazio anticipatamente e le auspico una buona vita.

    Rispondi
    • Parere mio: se Lei già risiede nel Comune non ha problemi, ha già assolto l’obbligo di legge.
      Unica nota: sull’immobile in proprietà ove non risiede pagherà l’IMU.

      Rispondi
  40. Notaio ho appena pubblicato un commento e mi scusi se la riscrivo di nuovo un’ultima domanda:
    Essendo trascorsi 20 mesi dalla registrazione del rogito notarile ad oggi, quindi oltre i 18 mesi previsti per legge per il cambio di residenza, se volessi rinunciare alle agevolazioni della prima casa con un Istanza di rinuncia al beneficio prima casa, la proroga del Decreto Legge Milleproroghe mi esonera da qualsiasi sanzione o uso del ravvedimento operoso e dovrei coispondere all’ente solo la differenza che intercorre dal 2 al 9%..?
    Grazie ancora, buona giornata.

    Rispondi
    • Per le donazioni le imposte sono diverse, non 2% o 9% ma fisse o 3%, però nel Suo caso se già residente nel Comune non ha problemi.

      Rispondi
      • Egregio Notaio, la ringrazio tantissimo per aver risposto alle mie due domande e non immagina poprio quanto mi abbia rasserenato e reso felice.

        Tutti dubbi nelle domande che le ho rivolto sono usciti fuori pechè stavamo per chiedere il rimborso dell’IMU delle somme versate pe il 2021 e il 2022 credendo di non doverla pagare per i benefici sulla prima casa.
        Paradossalmente pagando e credendo di sbagliare, stavamo facendo bene.
        Oggi al posto di chiedere il rimborso, abbiamo pagato anche l’IMU del 2023. 🙂

        Si mi scuso, ha ragione le imposte sulle donazioni sono al 3%.

        Spero un giorno potermi sdebitare con Lei per avermi chiarito la mia confusione su queste tematiche articolatissime.

        Buona vita

        PS
        Se allo studio le dovessero arrivare delle mozzarelle, sono stato io. Spero solo le piacciono.

        Rispondi
  41. Buongiorno, dopo il decesso di mio padre dovrò ereditare in piena proprietà l’abitazione dove attualmente risiedo. Non ho altre case, nè in piena proprietà nè in comproprietà, nè diritti di abitazione o simili su altri edifici.
    Visto che la casa attuale è piccola e con valore catastale modesto, stavo pensando se mi conviene rinunciare ai benefici fiscali sulla prima casa (esenzione da imposta di registro, ipotecaria e catastale) per conservare la possibilità di acquistare tra qualche anno una casa più grande con i benefici prima casa. Volevo chiedere se rinunciare oggi a tali benefici mi permetterrebbe di usufruirne in futuro, anche senza rivendere la casa attuale (dove continuerà ad abitare mia madre per diritto di abitazione del coniuge superstite) e se la “nuova prima casa” potrei costruirla sempre nella stesso comune di quella attuale. Grazie

    Rispondi
    • Se acquista altro immobile nello stesso Comune non può richiedere le agevolazioni prima casa avendo altro bene in proprietà esclusiva nello stesso.
      Le conviene valutare se in futuro rimarrà o meno in quel Comune.

      Rispondi
      • Risposta chiara e molto veloce.
        Grazie infinite.

        Rispondi
  42. casa costruita da più di 50 anni quindi non sono in grado di esibire alcun pagamento. acquisto nuova casa con richiesta agevolazione prima casa ed entro 12 mesi rivendere la vecchia. non spetta credito d’imposta e sono obbligato a vendere prima la vecchia casa?

    Rispondi
    • Se la seconda casa è in diverso Comune non ha necessità di rivendere.
      Se è nel medesimo Comune deve rivendere prima di acquistare.
      Non ha credito d’imposta.

      Rispondi
  43. Buongiorno, mi scusi di nuovo, vorrei rivolgerle una domanda quanto tempo ha l’agenzia delle entrate per verificare l’agevolazione per acquisto prima casa?? E quindi quanti anni ha a disposizione per chiedermi la differenza??Grazie per la disponibilità e gentilezza

    Rispondi
  44. Gentilissimo grazie.

    Rispondi
  45. Salve di nuovo vorrei sottoporle un quesito complesso.
    Nel lontano 1990 ho acquistato una quota di usufrutto della casa di mio marito (1/25) da sua zia con agevolazione prima casa (venduta nel 2012). Nel 2014 mia madre mi ha donato una parte di casa, l’altra era già mia con agevolazione prima casa ( in quella occasione ho fatto anche separazione dei beni e questa casa l’ho venduta nel 2021 a marzo). Nel maggio del 2021 ho acquistato la mia attuale casa di nuovo con agevolazione prima casa dimenticandomi di quella del 1990 ora su quest’ultima casa, di cui ho già domandato, vorrei donarla a mio figlio. Ora mi chiedo l’agenzia delle entrate potrebbe farmi pagare la doppia perdita beneficio prima casa?? 1 perché l’ho fatto 3 volte e 2 perché non ho intenzione di comprare un altro immobile. Grazie se mi risponde ancora. Buona serata.

    Rispondi
    • L’Agenzia delle Entrate potrebbe contestare la decadenza per l’acquisto del 2021.

      Rispondi
      • Grazie

        Rispondi
  46. Salve, volevo porle questo quesito. Mio nipote ha acquistato al 50% con la compagna un immobile con i benefici prima casa ad Ottobre 2021. La convivenza non è andata a buon fine, i due ragazzi si sono lasciati e mio nipote ha venduto il suo 50% all’ex compagna a Settembre 2023.
    Può fare una istanza all’agenzia delle entrate per pagare la differenza dell’Iva, ma senza avere la sanzione del 30%??? Può anche dirmi come va presentata l’istanza e che modulistica va presentata.
    Grazie

    Rispondi
    • Deve fare istanza all’Agenzia delle Entrate.
      Per informazioni e modulistica può recarsi all’Agenzia delle Entrate dove è stato registrato l’atto.

      Rispondi
      • Buonasera Notaio, le chiedo gentilmente aiuto per una situazione particolare.

        10 anni fa i genitori del mio compagno hanno acquistato una casa in un comune diverso (chiamiamolo A) da quello di residenza (chiamiamolo B) e in occasione del rogito hanno intestato questa nuova casa al mio compagno. Il mio compagno all’epoca studiava e aveva residenza nel nucleo familiare nel comune B e non ha mai spostato la residenza nel comune del nuovo immobile (A). I genitori sostengono di aver sempre pagato l’imu di quella casa.

        Da qui la prima domanda: è possibile che i genitori abbiano comunque acquistato questa casa intestandola al figlio con le agevolazioni prima casa anche senza che lui abbia dovuto spostare la residenza? oppure non è possibile e quindi hanno per forza intestato a un figlio nulla tenente una seconda casa senza agevolazioni prima casa?

        10 anni dopo, oggi, il mio compagno vive in una delle case della madre in un altro comune C, la quale detiene il 50% della proprietà mentre il restante è diviso equamente tra altre 4 sorelle. Lui vorrebbe liquidare le sorelle con un piccolo mutuo (la parte della madre gli verrebbe regalata) e intestarsi questa casa. Questa casa (C) potrebbe diventare la sua prima casa usufruendo delle agevolazioni sia per il mutuo sia per l’esenzione dalle imposte e dall’imu pur mantenendo intestata la casa di dieci anni fa nel comune A come seconda? Sia se la casa A è stata acquistata a sua insaputa con le agevolazioni prima casa e sia se è stata acquistata come seconda senza agevolazioni? Oppure nel primo caso è costretto a vendere la casa A per avere la C con le agevolazioni prima casa?

        Mi scusi per le tante domande ma purtroppo il dialogo con i genitori non è fluido e le informazioni mancanti sono tante per ricostruire il quadro. Spero lei possa aiutarci

        Grazie mille

        Rispondi
        • Se il primo immobile (A) è stato comprato senza le agevolazioni prima casa il successivo (C) può essere comprato con le agevolazioni prima casa.

          Requisito per avere le agevolazioni prima casa è spostare la residenza: se mai è stata spostata o ha pagato la sanzione o non sono state chieste le agevolazioni prima casa.

          Suggerisco di verificare copia dell’atto di acquisto.

          Rispondi
  47. Salve ho acquistato casa nel gennaio 2023 con l’agevolazione prima casa, per problemi personali (economici) vorrei affittarla come casa vacanze, posso rinunciare alle agevolazioni ottenute? Se rinuncio entro i 18 mesi non incorro nella sanzione del 30% giusto?

    Rispondi
  48. Avvalendosi del ravvedimento operoso la sanzione deve essere versata in un unica soluzione o si può rateizzare.grazie

    Rispondi
    • Lo ignoro, deve domandare all’Agenzia delle Entrate.

      Rispondi

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