RESIDENTE all’estero e agevolazioni prima casa

da | 7 Nov 2021 | fisco, immobiliare | 48 commenti

In un mondo sempre più caratterizzato da ampia mobilità (in primis lavorativa) fra paesi diversi capita spesso di avere clienti (cittadini italiani e non) residenti all’estero che vogliano comprare un immobile in Italia richiedendo le agevolazioni prima casa. 

La domanda che ci è stata posta – e a cui daremo riscontro all’interno di questo articolo, sulla base delle indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate – è la seguente: 

“Cosa fare se, in seguito alla richiesta delle agevolazioni prima casa, un cittadino italiano residente all’estero fosse impossibilitato a trasferire la residenza in Italia nei 18 mesi successivi?”

Prima di tutto è necessario precisare che, relativamente al cittadino italiano residente all’estero, la Nota II bis apposta all’articolo 1 della Tariffa, Parte I, allegata al d.P.R. 26 aprile 1986 n. 131, dispone che il medesimo può usufruire dell’agevolazione “prima casa” qualora acquisti una abitazione in qualsiasi Comune del territorio nazionale a condizione che:

1) non abbia in quel Comune la titolarità di altra abitazione;

2) non abbia in tutto il territorio nazionale la titolarità di altra abitazione acquistata con le agevolazioni “prima casa”.

Sostanzialmente il legislatore amplia, per i cittadini residenti all’estero, la sfera di applicazione dell’agevolazione prevedendo la mancata necessità che il medesimo lavori, risieda o trasferisca la propria residenza entro 18 mesi nel Comune ove è ubicata l’abitazione oggetto di acquisto agevolato.

Dunque, il soggetto residente all’estero che, all’atto di acquisto sia consapevole di non poter trasferire la propria residenza in Italia, potrà usufruire comunque delle agevolazioni. 

Il nostro caso prende in esame, invece, la situazione in cui il comparente si sia impegnato in atto a trasferire la propria residenza ma che si sia poi, successivamente, trovato nella condizione di essere impossibilitato a procedere in tal senso. 

Quindi, tornando alla domanda posta dal cliente, tale soggetto decadrà dalle agevolazioni?

Come anticipato è possibile trovare risposta al quesito grazie ad un interpello dell’Agenzia delle Entrate, in particolare il n. 333/2020.

Il caso illustrato, molto simile al nostro, è stato presentato da un istante, iscritto all’Anagrafe Italiani Residenti all’Estero (AIRE), il quale, dopo aver dichiarato nell’atto di compravendita di voler trasferire la propria residenza sul territorio nazionale entro 18 mesi dall’atto stesso, si trovava nell’impossibilità di adempiere l’impegno preso. 

Il richiedente ritiene di poter integrare o modificare la dichiarazione resa in atto, appellandosi alle circolari nn. 38/E del 2005, 18/E del 2013 e la risoluzione n. 53/E del 2017 all’interno delle quali viene chiarito, come riportato dall’interpello in esame, che la dichiarazione volta ad ottenere i benefici prima casa può essere resa o rettificata con un atto integrativo dell’atto di trasferimento, purché redatto secondo le medesime formalità giuridiche dell’atto precedente, da registrare presso lo stesso ufficio in cui è stata effettuata la registrazione dell’atto originario.”.

Il parere dell’Agenzia delle Entrate – che richiama anche la circolare del giorno 1 marzo 2001 n. 19/E all’interno della quale viene esplicitato che il cittadino italiano residente all’estero può acquistare un immobile godendo delle agevolazioni a prescindere all’ubicazione del medesimo sul territorio nazionale – va ad abbracciare la soluzione interpretativa prospettata dal contribuente.

Inoltre, precisa quanto riportato dalla circolare 12 agosto 2005 n. 38/E secondo la quale “la condizione di emigrato all’estero non deve necessariamente essere documentata con un certificato di iscrizione all’AIRE, ma può essere autocertificata dall’interessato con una dichiarazione resa nell’atto di acquisto.”

Pertanto, semaforo verde sia per il nostro cliente che per l’istante che potranno evitare di decadere dalle agevolazioni prima casa dichiarando, all’interno di un apposito atto integrativo, redatto nella medesima forma e da registrare presso il medesimo ufficio dell’atto originario, entro i canonici 18 mesi, che al momento dell’atto di acquisto erano cittadini italiani residenti all’estero iscritti all’AIRE. 

Rachele Nuti

dott.ssa - collaboratrice Studio

48 Commenti

  1. Buonasera,
    mi permetto di portare alla vostra attenzione un mio contributo all’analisi dell’argomento in esame.
    Con riguardo alla sfera ampliata di applicazione dell’agevolazione che prevede la mancata necessità che un cittadino residente all’estero, lavori o trasferisca la propria residenza entro 18 mesi nel Comune ove è ubicata l’abitazione oggetto di acquisto agevolato, ritengo che questa ipotesi sia soggetta ad una ben precisa limitazione, in quanto non tutti i cittadini italiani residenti all’estero ne possono usufurire, ma solo colore che hanno la qualifica di “emigrati”. Ne restano pertanto esclusi tutti i cittadini italiani figli di emigrati, che nati all’estero non hanno mai avuto residenza in Italia, pur essendo iscritti all’Aire, con la trascrizione dell’atto di nascita da parte dei genitori. In tale ipotesi, a tali soggetti l’agevolazione prima casa puo’ essere concessa esclusivamente con i requisiti generali del lavoro o del trasferimento della residenza.
    Questo per quanto mi consta e salvo piu’ approfondite e contingenti valutazioni.
    Cordiali saluti

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    • E’ sicuramente uno spunto e ringrazio per il contributo.

      Potrebbe essere anche interessante un interpello sul punto (a mente non rammento una specifica presa di posizione in materia dell’Agenzia delle Entrate).

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    • Buonasera, scusate io mi trovo in una situazione simile. Ho acquistato la mia prima casa a dicembre 2018 e per motivi di lavoro devo venderla e trasferirmi all’estero (però in Europa) perdo il beneficio prima casa e devo necessariamente pagare la plusvalenza? (Ben 13.000 euro) O posso continuare ad usufruirne in quanto mi ritroverò ad acquistarne un altra nel territorio europeo? Grazie mille per L informazione

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      • Se vende l’immobile prima di dicembre 2023 confermo decade dalle agevolazioni.

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        • Salve,

          sono cittadino italiano iscritto AIRE e residente in UK. Posseggo quote di case in italia, ma non ho mai usufruito di agevolazioni acquisto prima casa (quote di possesso ricevute in ereditá). Intendo acquistare la prima casa in italia, in un comune dverso da quello in cui si trovano le case di proprietá. Inoltre, non intendo rientrare in italia.

          Posso usufruire delle agevolazioni acquisto prima casa?

          Grazie

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          • A mio avviso sì, ma ovviamente la decisione spetta al Collega che stipulerà l’atto.

      • Buongiorno. Vorrei sottoporre una domanda inerente all’acquisto di una abitazione in edilizia convenzionata. Nello specifico sto acquistando una abitazione in edizione convenziona che prevede per poter acquistare, di avere la residenza nel comune o di lavorare in un comune vicino. Allo stato ho questi requisiti ed ho già fatto un preliminare di compravendita. La casa verrà consegnata presumibilmente agli inizi del prossimo anno. Nelle more ho avuto una proposta di lavoro che, a partire da settembre mi porterebbe per 2 anni a lavorare all’estero con conseguente iscrizione all’AIRE. In questo caso il diritti all’assegnazione della casa permane? Per me sarebbe comunque una prima casa

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        • E’ necessario leggere la convenzione e chiedere al Comune ove è sito l’immobile.

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          • Buonasera,
            sono nella stessa situazione,la convenzione non contempla questa situazione, è ammesso lo scioglimento anticipato dei vincoli ,ma dopo il rogito e quindi con i requisiti richiesti, si dovrebbe dichiarate che entro 8 mesi ,(tanti sono ammessi per portare la residenza) , non ci si può trasferire per.residenza estera

          • Non ho ben compreso se ora è già residente all’estero oppure no.

  2. Vorrei sottoporre un quesito “rovesciato “: mio figlio , cittadino italiano iscritto AIRE, vive e lavora a Bratislava. Vorrebbe, quindi, comprare lì la sua prima casa. Chiedo di quali agevolazioni potrebbe usufruire.
    Grazie

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    • Sono sincero: ignoro la tassazione degli acquisti immobiliari in Repubblica Slovacca.

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  3. Buonasera, volevo sottoporre alla sua attenzione la mia situazione che è simile ma non del tutto a quella descritta nell articolo. Ho recentemente acquistato una prima casa in Italia, in cui sono residente. Dopo pochi mesi dall’acquisto mi trovo a lasciare il paese per ragioni lavorative e trasferirmi negli Stati Uniti. Al di là di iscrivermi all AIRE, che cosa devo fare per non perdere le agevolazioni sulla prima casa (e sul relativo mutuo) di cui attualmente godo?
    Grazie

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    • Le agevolazioni prima casa non sono perse se Lei nel Comune ha già spostato la residenza (a prescindere quindi che la muova nuovamente).

      Le detrazioni del mutuo ritengo che invece non siano più richiedibili.

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  4. Buongiorno,

    Grazie per il chiarimento relativo alla normativa.

    Io sono iscritto all’AIRE, residente a Londra e vorrei usufruire dei benefici prima del compimento dei 36 anni.
    Mi sono recato in Banca a Milano ma purtroppo per loro, il cambio residenza entro i 18 mesi e’ un requisito necessario (per accedere ad esempio ad i tassi agevolati).

    potrebbe essere che il limite sia dovuto solo al sistema bancario non aggiornato alla normativa, dove ancora esiste un vincolo dei 18 mesi. LA mia domanda e’ se eventualmente potrei confermare il cambio residenza anche se non in programma? avrebbe eventuali ripercussioni in futuro?

    grazie anticipatamente per il vostro supporto

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    • Temo di non avere compreso il quesito.

      Il cambio di residenza può essere sempre fatto, a condizione che effettivamente in quell’immobile si risieda.

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  5. Buongiorno,
    Io ho fatto il rogito poco tempo fa ma non potrò trasferire la residenza nella nuova casa in quanto da questa settimana mi dovrò trasferire in Spagna per iniziare un nuovo lavoro li.
    Posso mantenere l’agevolazione prima casa? In tal caso devo fare un atto integrativo a quello di rogito dichiarando l’impossibilità di trasferire la residenza causa trasferimento all’estero?

    Grazie in anticipo
    Claudio

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    • Temo che se Lei era già residente in Italia e il trasferimento sia successivo non abbia possibilità di mantenere le agevolazioni prima casa. L’interpello citato infatti si applica a chi era già residente all’estero. Eventualmente può avanzare il Suo caso per valutare se vi è un’interpretazione estensiva favorevole.

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  6. Buonasera,

    Mio figlio è residente a Londra per motivi di studio è iscritto all’AIRE deve comprare la prima casa a Roma e vorrebbe usufruire dei benefici ha 28 anni. A Londra dovrebbe rimanere per altri 2 anni credo. Vorrebbe dare l’usufrutto a me con la residenza (anche io non possiede nessun immobile) e lui la nuda proprietà.
    Si può fare? quale rischi posso incorrere con l’agenzia delle entrate?
    La ringrazio
    Angela De Simei

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    • A mio avviso è possibile.

      Consiglio ovviamente di confrontarsi con il Collega che seguirà l’atto.

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  7. La condizione di emigrato all’estero può essere “autocertificata” deve essere rilasciata direttamente dall’interessato o può essere resa a nome e per conto del non residente (figlio) da parte di un terzo (padre) che con procura generale interviene nell’atto di compravendita per l’acquisto della casa da intestare al non residente stesso?
    Come risolvere diversamente l’autodichiarazione del non residente da rendere all”atto di acquisto quando l’interessato non é ancora iscritto all’Aire (ancorché ne abbia fatto richiesta tramite procedura Fast.it con pratica in corso di esame) e non può essere presente per motivi di lavoro al momento dell’atto di compravendita?

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    • Il procuratore generale può rilasciare tutte le dichiarazioni che ritiene opportune – e che rientrano nel mandato conferito – senza limiti: anche quella relativa alla residenza estera.

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      • Buongiorno ….desiderei sapere se si lavora all’estero ( Spagna) ma con residenza in Italia è possibile per acquisto prima casa in Italia accedere a un mutuo chiaramente in una banca italiana o altrimenti se ci fosse una soluzione alternativa .Grazie

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        • Temo che sul punto debba interpellare direttamente le banche; immagino chiederanno conferma di capacità finanziaria grazie ai redditi all’estero.

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          • La possibilità c’è, ma l’ISEE come lo fa un cittadino italiano residente estero? Solo se coniugato con un residete italiano si può fare?

          • Mi risulta sia così.

  8. Buongiorno, ho acquistato un’immobile usufruendo l’agevolazione prima casa nel maggio 2019, ho traferito regolarmente la mia residenza li. Ora dovrei andare all’estero per lavoro, devo iscrivermi al’Aire e vorrei anche affittarla la casa senza perdere l’agevolazioni?, è possibile? Grazie molto

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    • Se sposta la residenza dopo averla regolarmente avuta nell’immobile non perde le agevolazioni (ma pagherà l’IMU).

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  9. Buongiorno sono un Italiano residente estero ( San Marino) iscritto AIRE. Ho un appartamento acquistato nel comune di Montegridolfo nel 2012 come seconda casa. Posso beneficiare dell’acquisto come prima casa di un appartamento nel comune di Rimini?
    Grazie
    Roberto

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      • Ciao Fabio,
        Sono un italiano che studio/lavoro all’estero da anni. l’anno scorso ho comprato un’immobile come prima casa in Italia dichiarando che mi sarei impegnata a cambiare residenza in Italia. Per lavoro sono rimasta all’estero e mi sono iscritta all’Aire, ho poi saputo dell’agevolazione per residenti all’estero. Ora ho la doppia residenza sia in Italia che all’estero. Mi potrebbe aiutare a capire se L’agevolazione vale, dato che ora ho l’iscrizione Aire (anche se ho la residenza anche in Italia)? e mi sa dire se devo fare un’altra dichiarazione da allegare all’atto riguardante per affermare che ho l’Aire? grazie mille

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        • Temo il rischio decadenza sia concreto, in quanto la dichiarazione in atto riporta impegno a trasferire la residenza.

          Suggerisco un interpello all’Agenzia delle Entrate per verificare la possibilità di un atto integrativo.

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          • Salve ma come si fa a dichiarare l’Isee in Italia per accedere ai benefici tipo mutuo agevolato under 36 o agevolazioni prima casa, anche se faccio la dichiarazione all’estero.

          • Temo nel Suo caso non sia possibile chiedere l’ISEE e godere delle esenzioni.

  10. Salve,
    Sono un cittadino italiano iscritto Aire da oltre 10 anni ed ancora residente all’estero.
    A Gennaio 2023 dovrei finalizzare l’acquisto di un immobile in Italia in Valle D’Aosta, usufruendo dei benefici di prima casa.
    In data successiva dal rogito (ma sempre nel 2023), potrei decidere di rientrare a vivere in Italia, ma molto probabilmente residente fiscalmente in altra regione – Puglia.
    Mi sapreste dire come funziona la legislazione in caso di rimpatrio, e se esista un minimo periodo che debba intercorrere tra acquisto prima casa con benefici Aire – senza obbligo di trasferimento di residenza?
    Grazie

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    • Non vi sono periodi minimi normativamente previsti.

      Suggerisco però un confronto direttamente con il Collega che curerà l’atto.

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  11. Buonasera,
    vorrei comprare prima casa a mio figlio, se/quando va all’estero a studiare e lavorare cosa deve fare per mantenere le agevolazioni prima casa? La può affittare? Se torna in Italia prima che siano passati 5 anni dall’acquisto, deve tornare residente nella sua prima casa subito e quindi dobbiamo prestare attenzione come configurare l’eventuale contratto di affitto?
    Molte grazie per le vostre preziose risposte.

    Rispondi
    • L’eventuale successivo spostamento di residenza (o la successiva locazione) non incide sulla possibilità di acquistare un immobile con le agevolazioni prima casa: la residenza nel Comune deve sussistere al momento dell’acquisto o entro i successivi 18 mesi.

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  12. Buongiorno,
    Ho acquistato un immobile a dicembre 2020 mentre vivevo in Svizzera ed inscritta all’AIRE. Ho usufruito dell’agevolazione prima casa.
    Nel 2022 sono rientrata in Italia ma per motivi lavorativi abito in diversa città. Sono obbligata usare tale immobile come immobile di residenza entro i 18 mesi dal rientro in Italia? cosa succede se non posso usarla come abitazione principale? Grazie in anticipo

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    • A mio avviso non ha obblighi di residenza.

      Suggerisco però di interpellare la locale Agenzia delle Entrate.

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  13. Bonjour je vais acheté une maison en italie est c’est ma premiere maison en italie je suis italien et je vie en belgique je voudrais savoir si je beneficie des avantages comme achat ou non

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    • Si vous êtes né dans la commune italienne où vous achetez une maison ou que vous transférez votre résidence dans cette commune, vous pouvez demander les avantages liés à la première résidence.

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      • Bonsoir je suis né a catania et mais parent sont venu en belgique quand j’avais l’age de 5 ans . Et la maison que j’achéte et a en province de raguse

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        • Je vous confirme que pour bénéficier des avantages liés à l’achat d’une première résidence, vous devez alors transférer votre résidence dans la commune où vous achetez la maison.

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  14. Buonasera,
    la domanda che vorrei porre è la seguente, sono cittadino con doppia cittadinanza americana e Italiana iscritto all’AIRE devo acquistare un immobile in Italia posso usufruire dell’agevolazione prima casa?
    La ringrazio e Le porgo distinti saluti

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    • Se sposta la residenza nel Comune in cui acquista può usufruirne.

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  15. Buonasera,

    Sono nata in Inghilterra con la cittadinanza Inglese / Italiana. Ho gia’ un immobile in Inghilterra.
    Se compro’ un immobile in Italia (fuori del comune in cui sono registrata), posso usufruire dell’agevolazione prima casa? Dev’essere nel comune in cui sono stata registrata (perche’ ci e’ nata mia madre) anche se non ci ho mai abitato fin’ora?

    Grazie

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    • Per acquistare come prima casa in Italia deve spostare la residenza nel Comune ove acquista.

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