COMPRAVENDITA E PAGAMENTO CON BONIFICO

da | 22 Ago 2022 | immobiliare | 93 commenti

Capita con sempre maggiore frequenza che il saldo di una compravendita avvenga con bonifico bancario irrevocabile, cosiddetto BIR, in luoghi dei classici assegni circolari non trasferibili.

Questa modalità di pagamento lascia a volte perplesso o anche – comprensibilmente – preoccupato il venditore che al momento della firma  della compravendita trasferisce la proprietà dell’immobile ma non incassa contestualmente nulla.

E’ quindi opportuno fornire alcune spiegazioni su come funziona tecnicamente l’intera procedura e fornire anche alcune rassicurazioni.

Innanzitutto è bene chiarire perché questa procedura si stia diffondendo. Il motivo (“la colpa”, direbbe qualcuno) è delle banche, che soprattutto laddove debbano erogare un mutuo (con cui l’acquirente paga il venditore) preferiscono le modalità unilaterali, non mandando più dal Notaio un proprio funzionario (per motivi di COVID ma soprattutto di costi, causa tagli al personale). Non essendo più presente un incaricato della banca la stessa non fornisce più gli assegni circolari ma procede quindi con il bonifico bancario.

Il bonifico bancario, ho già precisato, è un bonifico bancario irrevocabile, diverso da un bonifico bancario immediato. In breve, una volta che il Notaio (perché al Notaio spetta il compito) comunica alla banca che si può procedere questa conferma l’operazione: l’accredito sul conto del venditore non è però immediato ma anche i base ai rapporti fra le banche e alla celerità del funzionario che materialmente deve eseguire il versamento possono volerci da alcuni minuti a poche ore. La valuta, tuttavia, è sempre quella della giornata del rogito.

Dal punto di vista temporale la scansione dei vari momenti dell’operazione è la seguente: si legge e si firma la compravendita, si legge e si firma il mutuo (a volte la firma dei due atti è contestuale, è una scelta del Notaio), il Notaio comunica alla banca che tutto l’iter contrattuale è stato completato e la banca procede al bonifico; il venditore riceve la somma con le tempistiche di cui sopra.

Ovviamente è importante un coordinamento anche precedente alla stipula: è infatti fondamentale che la banca dell’acquirente riceva indicazioni circa l’esatto importo da versare al venditore nonché l’IBAN su cui procedere all’accredito. E’ quindi decisiva un’interlocuzione precisa fra acquirente e venditore e soprattutto che quest’ultimo sia informato che il prezzo (o parte dello stesso) sarà pagato con bonifico bancario e non con assegno circolare.

L’intera procedura impatta ovviamente anche sulle dichiarazioni da rendere in atto circa le modalità di pagamento del prezzo. Essendo il bonifico – al momento della firma – ancora da eseguire (o comunque “in corso di esecuzione”) difficilmente si avrà un CRO da indicare. Alcune banche forniscono già un numero d’ordine che può essere inserito: in tutti i casi si usa descrivere – ovviamente ogni Notaio ha il proprio stile e le proprie clausole – che si tratta di un pagamento a mezzo bonifico bancario da perfezionarsi ovvero ancora non accreditato. Assolutamente da evitare – o almeno questo è il mio parere – di assecondare certi istituti di credito che in via informale chiedono di procedere alla firma della compravendita lasciando in bianco (e completando quindi dopo la sottoscrizione) il numero di bonifico, che gli stessi forniranno solo dopo che il Notaio ha confermato che tutto si è concluso. Si tratta, infatti, di un evidente falso che non rispecchia e fotografa fedelmente neppure ciò che effettivamente avviene: anzi, se vi viene proposto dalla banca il mio consiglio è di cambiare immediatamente istituto.

Il tema ovviamente più spinoso è quello delle garanzie per chi vende, che – immancabilmente – mi chiede “Notaio, io vendo, ma i soldi?“. Qui è necessario sgombrare il campo da alcuni veri e propri falsi miti.

Innanzitutto, la compravendita una volta firmata è perfettamente valida, efficace, conclusa: se anche i soldi non arrivano il passaggio di proprietà avviene e l’unico strumento è agire giudizialmente per ottenere quanto non incassato.

Anche la prassi di stazionare presso lo studio notarile fino a quando effettivamente non si vede sul proprio conto corrente l’accredito della somma è assolutamente inutile: se anche infatti il versamento non avviene il Notaio, una volta firmato l’atto, non può fare nulla (e sicuramente non può – come mi è stato ingenuamente chiesto una volta nel caso non si fosse perfezionato il bonifico – strapparlo).

E pure la mancata consegna delle chiavi fino alla verifica del saldo è totalmente inutile e anzi, a mio avviso, controproducente. Fino a quel momento il venditore rimane così anche custode dell’immobile, dovendo rispondere per eventuali danni di un bene già altrui (nel caso quindi, oltre il danno anche la beffa).

E allora, cosa si può fare? Tre sono gli strumenti che devono rassicurare il venditore.

In primo luogo rileva il tema della quietanza, che ovviamente non sarà rilasciata in atto per quella parte del prezzo per cui si attende il perfezionamento del bonifico. In breve, il venditore dichiarerà che non ha incassato ancora tutto e che solo l’effettivo accredito libererà l’acquirente dalla relativa obbligazione.

Ancora, la puntuale ricostruzione delle modalità di pagamento del prezzo è di fondamentale ausilio a chiarire quanto ancora da versare. Per questo motivo – lo ripeto – si deve letteralmente scappare da quelle banche che propongono di completare l’atto dopo la firma: vi stanno spogliando di ogn tutela.

Infine – e vero punto centrale – la tutela assoluta è data dal ruolo del Notaio. Non è infatti il venditore a dare l’ordine di bonifico, ma solo il Notaio stesso: una volta firmato tutto, quindi non c’è motivo di preoccupazione, sarà sempre e solo il Notaio a comunicare alla banca che si può procedere e questa non dovrà (e non potrà) che eseguire.

E se – domanda legittima seppure estrema – il bonifico bancario irrevocabile non arriva? Personalmente – dopo migliaia di compravendite e mutui – non mi è mai successo ed in ogni caso invito sempre i miei clienti a darmi comunicazione se dopo due ore non vedono l’accredito sul conto, in modo da sollecitare la banca (questo sì, accaduto alcune volte). Ma come spiegato sopra la banca è tenuta a procedere al versamento, laddove non eseguisse ne dovrebbe rispondere non solo civilistamente ma anche innanzi a Banca d’Italia (citando il rischio di responsabilità penali per chi materialmente non ha eseguito l’operazione).

Ovviamente spesso mi si domanda se al bonifico bancario irrevocabile ci siano alternative, e la risposta è di certo positivo, con una serie di “ma”. La scelta classica è quella dell’assegno circolare non trasferibile, ma come sopra illustrato sono le banche a preferire questa nuova modalità. Si deve quindi verificare con l’istituto bancario dell’acquirente se è disponibile ad inviare un proprio funzionario con l’assegno circolare non trasferibile (o, come a volte accada, a spedirlo anticipatamente via posta al Notaio). Ancora, si può chiedere che la somma sia anticipatamente bonificata al Notaio il quale quindi direttamente all’esito della compravendita e del mutuo la liquiderà al venditore. Tutti gli scenari di cui sopra possono però prevedere costi aggiuntivi sui quali le parti dovranno accordarsi circa chi li sosterrà. 

Per concludere, rispondo alle due domande fatidiche che tutti i venditori mi fanno: “Notaio, garantisce lei” e “Notaio, mi posso fidare?”.

No, non garantisce il Notaio. Come Notaio posso garantire – e garantisco  che appena tutto è firmato invio alla banca l’ordine di bonifico e che la banca in precedenza ha confermato che appena ricevuto l’ordine procede al versamento e che questa procedura l’ho seguita migliaia di volte senza problemi, ma il pagamento effettivo e finale è solo responsabilità della banca.

Sì, ci si può fidare, se – sottolineo se – si rispettano e si seguono tutte le accortezze che ho sopra descritto, si tratta di una procedura consolidata e a mio avviso anche più comoda degli assegni circolari, che devono essere portati successivamente in banca e che scontano i cosiddetti giorni di valuta: qui l’accredito è decisamente più rapido e semplice.

Ma soprattutto – e questa è la principale indicazione che mi sento di dare – è necessario ci sia piena trasparenza e condivisione fra tutti gli attori coinvolti nella compravendita. Le banche devono comunicare come verrà erogato il mutuo e se si tratta di bonifico bancario irrevocabile l’acquirente lo deve immediatamente riferire al venditore, in modo che lo stesso ne sia consapevole, possa fornire le indicazioni necessarie (importo, IBAN, intestazione conto) e raccogliere tutte le informazioni che ritiene utili circa la procedura. Solo la trasparenza e la conoscenza evitano le incomprensioni, e questo mio contributo nasce proprio con questa finalità.

Fabio Cosenza

Notaio

93 Commenti

  1. Raccontato perfettamente, ben chiaro e lampante.

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      • Buongiorno notaio io ho avuto una vendita con un bonifico irrevocabile e mi è tutto chiaro ma non ho capito la tempistica per erogazione

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        • Buonasera le scrivo dalla Germania
          Mio marito dovrebbe fare un ‘atto di vendita con il fratello ma noi non abbiamo il conte corrente in italia

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          • Direi di fare bonificare sul conto corrente tedesco; o chiedere un assegno circolare da incassare in Germania.

            Suggerisco un confronto anche con la vostra banca in Germania.

    • Gentile Dott Cosenza, quindi le chiedo, io farò un atto di compravendita il 24/11 alle ore 15:00, sono la parte venditrice e verrò pagata con BIR… quando dovrei avere accreditata la somma a me dovuta? Grazie

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        • La ringrazio e mi complimento con Lei per l’eccellente articolo, dettagliato e esaustivo in ogni dettaglio per chi, come me, si affaccia a questo mondo per la prima volta. Le porgo i miei saluti e Le auguro un buon lavoro.
          Valentina Pinna

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          • Grazie per l’apprezzamento! Le auguro buon fine settimana

      • Buongiorno Egregio Notaio, in data odierna abbiamo rogitato presso una famosa banca di Milano come venditori e ci siamo avvalsi del BIR per ricevere i soldi. Come spiegato da lei noi abbiamo firmato il documento di rogito aspettandoci poi a breve il saldo tramite bonifico a nostro favore. Questi soldi non sono mai arrivati a noi e nel pomeriggio abbiamo scoperto che la banca ha fatto un madornale errore indicando come beneficiario del bonifico fatto dall’-acquirente, una terza persona segnata nei database della banca. Per spiegarmi meglio, ci ha chiesto l’iban per poi inserire come beneficiario un iban completamente diverso di una persona sconosciuta su altra banca. Dopo momenti di forte tensione la banca si è rifiutata di certificare il palese errore e ci ha solo riferito di attendere fiduciosamente che i soldi ci arriveranno, non sappiamo nè quando nè come. Noi oggi abbiamo venduto casa e non siamo quindi più in possesso del bene e una terza persona sconosciuta ha ricevuto i nostri soldi per errore della banca. Noi come siamo tutelati? Come possiamo riottenere i nostri soldi? E in quanto tempo è corretto che li riotteniamo? Siamo disperati. Grazie se vorrà rispondermi

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        • Situazione gravissima che non è mi è mai successa.
          Esposto in Banca d’Italia (sul sito c’è il modulo relativo).
          Pec all’istituto di credito in cui lo si mette in mora chiedendo la cifra che dovevate ricevere, loro errore e deve pervenire a voi immediatamente.
          Se entro mercoledì non avete la somma scrivete che dovrete rivolgervi ad un legale con spese a loro carico. Se entro giovedì non giunge il denaro occorre rivolgersi ad un legale.

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      • Buonasera tra pochi giorni dovrei rogitare .. i venditori sono mamma e figlio.
        La mamma vorrebbe quasi tutta la somma, tramite bonifico, e al figlio solo mille euro, in caso contrario la signora non firmerà l atto di vendita.
        È possibile soddisfare la richiesta della venditrice.
        Grazie
        Montalbano Maristella

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        • Se vi è il consenso di entrambi i venditori è possibile: credo sia necessario un confronto sul punto con il Collega che stipulerà l’atto.

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    • Buonasera dieci giorni fa abbiamo venduto un appartamento le mie due sorelle ed io e dopo poche ore le mie sorelle hanno ricevuto l’ammontare tramite bonifico Io a tutto oggi non ho ricevuto niente. Dal notaio, il giorno del rogito, ho ricevuto una bolla che mi indicava le caratteristiche del bonifico con il numero CRO, ho contattato la banca che ha emesso il bonifico (MPS) e mi dice e scrive che per loro tutto è regolare E il bonifico è stato emesso correttamente mentre la mia banca (Fineco) mi dice che il bonifico non è ancora entrato. Il notaio due giorni fa mi ha comunicato il codice UETR che ho subito inviato la mia banca per verificare dove sia questo bonifico. Sono in attesa di risposta. L’ammontare del bonifico è di circa 30000 euro. Pensavo di andare dal notaio cosa devo fare?

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      • Se vi è un ordine di bonifico la somma.. non può essersi persa.

        Suggerisco PEC ad entrambe le banche affinché si confrontino sul tema.

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    • cassetta silvano

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    • ma un notaio può rifiutarsi di ricevere il bonifico e chiedere l’assegno circolare? il motivo è che , secondo il notaio, a volte passa molto tempo prima che il BIR arrivi perchè le banche ritardano l’invio

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      • Le modalità di pagamento sono rimesse all’accordo fra le parti; eventualmente il o la Collega avrà dato un consiglio (e non posso entrare nel merito non conoscendo la posizione).

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  2. Buongiorno
    Sto venendo casa attraverso una agenzia ad un a ragazza bosniaca. Ho chiesto al notaio che voglio avvalermi della 147/2013. Vorrei firmare il rogito solo dopo che l’importo sia stato accreditato sul c/c del notaio.
    È possibile o devo “fidarmi”?
    La ringrazio anticipatamente

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    • E’ possibile, ovviamente il tema – se presente una proposta o un preliminare – deve essere già stato disciplinato in quella sede

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      • Salve , tra 1 mese venderò il mio appartamento l’acquirente a fatto la richiesta x approvazione del mutuo ,firmato il rogito quanto tempo ci vuole x il trasferimento del denaro , il notaio mi fa un bonifico irrevocabile , mi posso fidare ? , posso nn firmare il rogito ???grazie .

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        • Il bonifico ha accredito in giornata.
          Se non firma il rogito non parte il bonifico.
          Il bonifico immagino parta dalla banca e non dal Collega che stipulerà il mutuo.

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          • Buonasera, ho venduto il mio appartamento tramite agenzia il 23 maggio scorso…non ho avuto ancora il bonifico dalla banca ad oggi 24 giugno 2023…
            Ci sono gli estremi per fare una causa alla banca?

          • Sarebbe necessario prima capire il motivo del ritardo; sicuramente il Collega che stipulato l’atto potrà esserLe d’aiuto.

  3. Salve ho ho venduto casa abbiamo fatto atto il 15/11 alle ore 11.30 dopo quando il notaio ci verrà versata la somma della vendita

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    • Mi pare di capire che la somma sia in deposito al Notaio; se è così dipende dagli accordi intercorsi (se con la trascrizione o se con il consolidamento dopo dieci giorni dall’iscrizione di ipoteca se presente mutuo).

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  4. Salve, tra alcuni giorni venderò casa e ci sarà il rogito. Ho chiesto di liquidare il saldo con assegni circolari ed invece si insiste nel volermi liquidare con bonifico irrevocabile. È certo che vedrò il saldo entro 2 ore o è necessario che il bonifico oltre ad essere irrevocabile sia anche immediato o istantaneo?
    Grazie

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    • La tempistica dipende dai rapporti fra le banche e dall’ora di esecuzione del bonifico.

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      • Buongiorno, come mai a me mi è stato detto che con il bonifico irrevocabile entrano dopo 15-20 giorni i soldi??

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  5. Buongiorno notaio la ringrazio x le utili informazioni. Io venditore devo andare al rogito a fine mese.Nel preliminare c’era scritto pagamento con assegno circolare o bonifico.Non ci ho fatto molto caso e adesso sia l’immobiliare che il mediatore finanziario vogliono che il pagamento avvenga con BIR. Perché l’acquirente ha fatto il mutuo con una banca online che non emette ass.circolari.

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    • Come illustrato nell’articolo capita spesso; ovviamente si sinceri che sia una banca “nota” e di fornire i dati esatti.

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    • Buongiorno notaio io sono Francesco una semplice domanda ho venduto casa tramite bonifico bancario e a dire il vero trovo già i soldi sul conto ma la mia banca mi chiede un attestato x l’antiriciclagio il notaio mi ha fatto un foglio dove c’è scritto l’acquirente e il beneficiario il nome della banca acquirente ma non la mia banca solo iban della mia banca mi dice che non va bene

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      • La banca sbaglia.
        Il documento del Collega è sufficiente.

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  6. Buongiorno Notaio e grazie per le informazioni pubblicate molto utili ed esplicative.
    Le vorrei fare le seguenti domande.
    A fine mese devo vendere un immobile e anche a me è stato proposto un BIR.
    Ho chiesto alla parte acquirente un documento che provi sia che sia stato firmato da parte loro un mandato di Bonifico irrevocabile alla propria banca sia soprattutto che la banca lo abbia accettato.
    Trovo delle resistenze nel fornirmi queste evidenze e quindi mi chiedo se l’unica cosa a mia disposizione sia la “promessa” da parte della parte acquirente di aver richiesto il BIR e null’altro. In sostanza esiste una qualche prova che l’iter sia stato avviato correttamente? Esiste un identificativo (non intendo il CRO che identifica il bonifico) che identifica il mandato all’ordine di bonifico?
    Grazie in anticipo.
    Cordialità

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    • Grazie per l’apprezzamento.

      Alcune banche (ad es. UNICREDIT) inviano al Notaio rogante la mattina della stipula fra le 05:00 le 06:00 una contabile di “prebonifico”.

      Laddove ciò non sia previsto dalla banca designata dall’acquirente direi che è sufficiente una comunicazione via email della banca stessa che conferma l’operatività descritta (cioè che alla ricezione della conferma di avvenuta stipula da parte del Notaio provvederà al bonifico della somma di euro [•] a favore di [•], IBAN [•]).

      Questa è una richiesta che reputo legittima e facile da soddisfare, in un’ottica di trasparenza e collaborazione reciproca.

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  7. Buonasera,
    Ho venduto casa e devo fare l atto di vendita non potendo essere presente farò procura a una persona di mia fiducia. Preferisco quindi essere pagata con Bonifico bancario. Il problema è che l acquirente non farà mutuo in banca ma presso l istituto statale per il quale lavora. Non so se l importo del mutuo copra tutto quello che deve darmi. Come faccio a tutelarmi? I tempi di ricezione dei soldi in questo caso aumentano? Può eventualmente fare due bonifici per pagare il residuo?
    Grazie in anticipo.
    Cordialità

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    • Premessa: verifichi anche e soprattutto cosa consiglia il Collega che stipulerà l’atto.

      Come forma di tutela sicuramente ricevere anticipatamente conferma da parte dell’istituto che effettuerà i bonifici (possono anche essere due) di importi e IBAN di credito (ovviamente il Suo) ritengo sia congruo.

      Rispondi
      • Il venditore può richiedere che il totale del corrispettivo venga ripartito, secondo esigenze personali, su diversi c/c? Ad esempio, 30.000+30.000+20.000

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        • Ne può fare richiesta, ritengo sia un tema su cui un accordo possa essere possibile.

          Rispondi
  8. buongiorno, parte venditrice, faremo l´atto in pochissimi giorni, ma noi siamo residenti all´estero ( io italiana mio marito straniero ) e con i conti correnti anche all´estero. Il notaio mi ha assicurato che i venditori, deponeranno il saldo, su un conto speciale presso il notaio, e verra´rilasciato sul nostro conto alla firma dell´atto. Immaggino che ci vogliano un paio di giorni, mi conferma gentilmente, se e´giusta come procedura, o se Lei, farebbe in modo diverso? temo di firmare un´atto di vendita e di non ricevere i soldi. Grazie

    Rispondi
    • Le suggerisco di confrontarsi con il Collega e di fidarsi delle Sue indicazioni: se ha detto che procederà in quel modo sono certo così avverrà.

      Rispondi
  9. Gentile Dottor Cosenza,
    Il suo articolo mi lascia un dubbio e dunque le faccio una domanda per chiarirlo.

    Ho venduto casa, con il rogito fissato a metà del mese prossimo e anche a noi è stato proposto il BIR per il saldo del prezzo, che ci sarebbe comodo perché risiediamo all’estero e ci eviteremmo la complicanza di recarci presso la nostra banca per versare l’assegno circolare.

    Il punto è che gli enti pagatori sono due: la banca che ha elargito il mutuo, per la quota del mutuo stesso e, per la parte residua a carico diretto degli acquirenti, dalla banca presso la quale dispongono del conto corrente da cui prelevare la somma.

    La domanda è: chi mi garantisce, in anticipo, che la somma residua dovuta è coperta da effettiva disponibilità in conto corrente?

    Vorrei evitare il rischio di concedere, mio malgrado,un generosissimo sconto sul prezzo agli acquirenti, che, appunto abitando all’estero, ho incontrato una volta per non più di mezz’ora e non conosco affatto.

    Molte grazie.

    Cordiali saluti.

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    • Lo può garantire solo la banca da cui parte il bonifico cui andrebbe richiesto una conferma di provvista il giorno stesso della stipula.

      Rispondi
  10. Egr. dott. Cosenza, buongiorno.

    Quale parte venditrice, a giorni dovremmo fare il compromesso e per questo abbiamo recentemente ricevuto bozza del preliminare da parte dello studio notarile che ha in carico la pratica.
    In un articolo delle stessa è definita la modalità con cui i pagamenti (caparra confirmatoria e saldo compravendita) verranno passati dal conto notaio al conto della parte venditrice.
    Dato che la parte acquirente è di fatto una comproprietà al 50% come risultante anche dai documenti catastali, è possibile indicare non uno ma due conti IBAN che dovranno essere utilizzati per il trasferimento delle cifre dal conto noaio al conto privato?

    Ringrazio anticipatamente.

    Saluti,

    Gionata CIONI

    Rispondi
    • Ritengo sia possibile ma ovviamente sul punto è opportuno un confronto direttamente con il Collega.

      Rispondi
      • Grazie

        Rispondi
  11. In fase di rogito è possibile decidere che la liquidazione sia devoluta direttamente a terzi ?

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    • Va ovviamente concordato prima.
      Se c’è mutuo la banca che eroga il finanziamento potrebbe chiederne motivazione.

      Rispondi
  12. Buongiorno Notaio, la ringrazio per l’esaustivo contributo sulla materia e le vorrei chiedere quali insidie potrebbero nascondersi dietro un bonifico irrevocabile al rogito nella situazione in cui la parte acquirente è straniera (olandese nello specifico) e se questo possa causare notevoli ritardi a causa di istituti bancari di Paesi diversi seppur sempre appartenenti alla CEE. Il notaio italiano scelto dall’acquirente insiste per proporre il meccanismo del deposito del prezzo ma approfondendo l’argomento mi pare eccessivamente sbilanciato a favore della parte acquirente. La ringrazio

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    • Dipende dall’istituto di credito: lo stesso deve garantire la tempistica in giornata.

      In genere anch’io per operazioni dall’estero suggerisco deposito prezzo o comunque importo accreditato antecedentemente su un conto vincolato.

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  13. anche un bonifico bir viene accreditato su un c/c postale in giornata ?

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      • Se in forza di mandato irrevocabile del cliente la banca possa procedere con un bonifico bancario irrevocabile – Bir-oltre che per l’importo del mutuo anche per la somma disponibile sul conto del cliente , acquirente dell’immobile.Comunque complimenti per la precisione e chiarezza dell’articolo

        Rispondi
        • Grazie per l’apprezzamento.
          Confermo che il BIR può avere anche ad oggetto somme non provenienti dal mutuo.

          Rispondi
  14. si può fare un bonifico bir per un importo di 80,000,00 euro oppure ci sono delle limitazioni

    Rispondi
    • Buon pomeriggio sig COSENZA STO PER VENDERE UN APPARTAMENTO INSIEME A I MIEI FRATELLI E NELLO STESSO TEMPO ACQUISTANDO APPARTAMENTO SI PUO FARE ASSEGNO CIRCOLARE DA PARTE DI UN MIO FRATELLO AL VENDITORE CHE IO STO AQUISTANDO GRAZIE

      Rispondi
      • A mio parere sì ma è corretto si confronti con i Notai che cureranno i due atti.

        Rispondi
  15. Egregio Notaio Cosenza
    le pongo un quesito. Il venditore di un immobile ha un mutuo ipotecario, la banca dell’acquirente per procedura, intesta sempre l’assegno circolare alla banca del venditore per l’importo necessario per l’estinzione del mutuo ed il residuo al venditore. Alla banca del venditore va bene, ma non va bene al venditore il quale afferma che entrambi gli assegni dovranno essere intestati a lui, dato che il giorno dell’atto sarà presente un funzionario della sua banca per rilasciare la quietanza Bersani. Se non si trova un accordo ed il preliminare decade, a suo avviso a chi sono imputabili i costi della mancata conclusione dell’affare?
    Buona serata

    Rispondi
    • Il venditore deve garantire che la propria banca presti l’assenso ex art. 40-bis TUB alla cancellazione in sede di stipula.
      L’assegno può essere intestato a chiunque a condizione che in sede di stipula la banca del venditore consegni la quietanza.
      Se il venditore chiede quindi che l’assegno sia intestato a lui nessun problema: se però in stipula la sua banca non fornisce la quietanza il venditore stesso è inadempiente.
      Ovviamente bisogna nel dettaglio valutare anche cosa sia scritto nel preliminare.

      Rispondi
    • No non nessun mutuo

      Rispondi
  16. Buonasera, posso bloccare un bonifico effettuato a titolo di caparra per un bene mobile di cui però il venditore non mi ha fornito documento di identità?

    Rispondi
  17. Ho venduto il mio immobile e l’acquirente mi vuole addebitare i costi del BIR. A chi spettano questi costi?

    Rispondi
    • Dipende cosa è indicato in proposta o preliminare: se i costi sono a carico della parte acquirente deve pagare lei.

      Rispondi
  18. Buongiorno notaio, grazie per il Suo articolo, è veramente una spiegazione chiara ed esaustiva.
    Io vivo da anni in Germania e torno nei prossimi giorni in Italia per il rogito di vendita di un vecchio appezzamento di terreno . L’Acquirente chiede di effettuare il pagamento del prezzo totale al rogito tramite BIR.
    Visto che per l’accredito sul conto ci vogliono alune ore – o forse giorni – dopo la firma del rogito, non sarebbe possibile inserire una clausola sospensiva nel rogito, dichiarandolo efficace solo al momento dell’accredito del prezzo totale sul conto del venditore?
    La ringrazio già da ora per una risposta.

    Rispondi
    • Sconsiglio la condizione sospensiva: determina la necessità di un secondo atto di avveramento.

      Alternativa: l’acquirente versa in anticipo i soldi al Notaio che dopo la stipula li liquida a Lei (ovviamente il Collega andrà retribuito per l’attività).

      Rispondi
  19. Buongiorno notaio, ho accettato di vendere casa, ma con una caparra molto piccola, 5000€, che abbiamo deciso terrà l’agenzia fino a data del rogito.

    Tutta la somma verrà pagata direttamente a rogito, mediante assegno circolare.

    Corro dei rischi data la caparra così piccola? Intendo: il notaio controlla l’effettiva regolarità dell’assegno circolare? Potrei ritrovarmi con 5000€ in mano, l’agenzia da pagare, e qualcuno che con assegno circolare falso si intesta la mia casa? Non trovo per fortuna casi del genere.

    Rispondi
    • Se ha dubbi circa la validità dell’assegno circolare dell’acquirente deve chiedere un benefondi.

      Rispondi
      • Grazie

        Auguri di Buon Natale

        Rispondi
  20. buongiorno, se vendo un immobile come privato. nell”assegno di pagamento posso mettere come beneficiario una mia società al posto di intestare l’assegno a nome mio?

    Rispondi
    • Non ci sono problemi a farlo, si tratta di una delegazione di pagamento (che però il Collega che stipulerà l’atto potrebbe ritenere opportuno emerga in tale sede).

      Rispondi
  21. Egregio Dottore, intanto grazie davvero per questo articolo così esaustivo. Sto per vendere casa ma le spese di rifacimento della facciata non sono ancora state quantificate come singole rate millesimali ai condòmini, abbiamo solo fatto dei preventivi e dobbiamo scegliere la ditta migliore. Se vendo casa in questi prossimi due mesi, PRIMA ancora di dover pagare la prima rata, posso fare un accordo col compratore impegnandomi nel preliminare a pagare queste spese nel corso dei prossimi 12 mesi (la rateizzazione prevista) o il notaio pretenderà un mio assegno bancario che copra tutto il totale delle spese a garanzia? Voglio dire, il notaio accetta che le parti si siano messe d’accordo tra di loro, con un patto di fiducia, o questa garanzia dell’assegno depositato per mesi e mesi presso il notaio è imprescindibile e obbligatoria come procedura? Grazie mille se mi può aiutare

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    • Personalmente io lascio decidere alle parti in autonomia: se così si accordano non ci sono “violazioni di legge”.

      E’ possibile però che il o la Collega consigli diversamente.

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  22. Buongiorno. Complimenti per il bell’articolo. Sto per fare un preliminare di compravendita in cui mi vengono chiesti 5.000 euro di acconto (con il resto della somma che verrà corrisposta al rogito definitivo). Con quale modalità dovrei versare l’acconto? La ringrazio in anticipo.

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    • Grazie per l’apprezzamento.

      Sul punto suggerisco di confrontarsi con il venditore; in teoria ogni soluzione (assegno bancario o circolare; bonifico) è accettabile, ma può essere che il venditore per particolari esigenze ne richieda una specifica.

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  23. Egregio Dottore, grazie davvero per un articolo così utile e chiaro. Lei per caso ha esperienze con Banca Mediolanum? Sa mica se la loro prassi è pagare contestualmente al rogito o pagare dopo il consolidamento dell’ipoteca a 15 giorni? Non riesco a farmelo dire con certezza dal mutuatario acquirente. Grazie

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    • In genere dipende dalla posizione soggettiva del venditore: se potenzialmente fallibile è possibile chiedano di attendere il consolidamento.

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  24. Buongiorno, abbiamo venduto una casa ereditata dal babbo, gli eredi siamo io e le mie due sorelle e la mamma. Per nostra scelta ha incassato tutto la mamma con assegni intestati a lei. Mio Cognato dice che non è corretto, che bisognava avere 4 assegni e poi noi 3 figlie dovevamo “donare” l’incasso alla mamma. HA DEI RIFERIMENTI NORMATIVI DA SOTTOPORRE A MIO COGNATO PER FARGLI CAPIRE CHE ABBIAMO AGITO CORRETTAMENTE? Grazie.

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    • A mio parere è una delegazione di pagamento a favore di Vostra madre, ex artt. 1188 et 1269 Codice Civile.

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  25. Buona sera, egregio notaio sono venditrice, fine giugno dobbiamo firmare contratto di compravendita, e possibile ché mi pagano con bonifico istantaneo?

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  26. Ottimo articolo, chiaro ed esaustivo.
    Domanda se il bonifico arriva con una valuta posteriore alla data del rogito quali azioni può compiere il venditore? Può chiedere gli interessi di mora all’acquirente per i giorni trascorsi dalla data del rogito alla data della valuta?
    Grazie.

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    • Grazie per l’apprezzamento.

      Per chiedere gli interessi di mora ritengo sia necessaria una preventiva messa in mora; in quel caso è possibile.

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  27. Buonasera Egregio Notaio,

    Io e mia moglie (in comunione dei beni) possiamo vendere casa indicando nell’atto di compravendita soltanto l’iban di uno di noi, visto che solo io ho il conto corrente?

    Il Notaio deve specificare nell’atto che tale conto corrente dove l’acquirente verserà l’intero prezzo di acquisto è intestato solo ad uno dei venditori?

    Grazie.

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    • A mio avviso è possibile indicare un solo IBAN (premetto: io non inserisco ma in atto l’IBAN); circa le indicazioni in atto decide il Notaio che stipula e quindi non posso dare fornire certezze a riguardo.

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  28. Buongiorno,
    le vorrei chiedere gentilmente se è possibile ricevere un bonifico per la vendita di un alloggio inferiore a quanto stabilito dal Giudice Tutelare in quanto uno dei venditori per problemi di salute ha dovuto nominare un Amministratore di Sostegno e la perizia giurata richiesta dal medesimo Giudice Tutelare ha stabilito un valore maggiore di quello previsto nel compromesso di vendita. Tutto ciò al fine di evitare di dover restitutire, da parte dei cinque venditori, la quota che il compratore dovrebbe versare in misura maggiore per sottostare a quanto stabilito dal Gudice Tutelare. Ringraziando per l’interessamento Le auguro buon lavoro e una buona giornata.

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  29. Buonasera,

    sono intenzionato ad acquistare casa pensando di pagarlo per intero con assegno circolare ma su questa abitazione grava ancora un mutuo da estinguere e di entità del 30% del prezzo di vendita. mi è stato richiesto di procedere con BIR indirizzato alla banca del venditore per estinguere il mutuo e restante parte con assegno circolare. se è tutto corretto, l’iter del BIR viene iniziato e seguito dal notaio oppure devo interagire io con la mia banca per tutto l’iter? non mi è chiaro cosa devo fare io e cosa deve fare un notaio per estinguere il mutuo del venditore al rogito

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    • Deve interagire Lei con la Sua banca.

      Il Notaio indicherà in atto le modalità di pagamento e se già disponibile in sede di stipula gli estremi del bonifico.

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