La rinuncia al diritto di comproprietà è un atto unilaterale con cui un soggetto si spoglia volontariamente del proprio diritto e che non necessita dell’accettazione da parte degli altri comproprietari per produrre i propri effetti.
Dunque, tramite la rinuncia al diritto di comproprietà si va ad influire – seppur indirettamente – sul diritto degli altri comproprietari il quale, in forza del principio di elasticità del diritto proprietà, si va ad accrescere. L’accrescimento della quota di comproprietà dei condividenti è un effetto indiretto della rinuncia e, proprio a causa della visione del diritto di comproprietà come diritto sulla cosa nella sua interezza e non su parte di essa, si configura come un mero effetto ex lege, non suscettibile di rifiuto.
Proprio alla luce dell’indiretta e proporzionale acquisizione del diritto di comproprietà del rinunciatario da parte degli altri condividenti e stante la mancanza di onerosità, l’atto di rinuncia alla comproprietà viene equiparato alla donazione e perciò in quanto tale sarà dovuta l’imposta di donazione ai sensi dell’art. 1 comma 2 del TUS. É utile ricordare come per coniuge e parenti in linea retta vi sia un’esenzione fino a 1.000.000,00 di euro di valore della quota rinunciata (sull’eccedenza si applicherà invece l’aliquota del 4%); per parenti in linea collaterale e fratelli vi sia un’esenzione fino a 100.000,00 euro (sull’eccedenza si applicherà l’aliquota del 6%); mentre se non esiste parentela non vi è franchigia e l’aliquota è pari all’ 8%.
Per quel che riguarda le imposte ipotecarie e catastali esse saranno dovute nella misura del 2% e dell’1%, salvo ipotesi di beneficio prima casa.
Alcuni esempi di rinuncia al diritto di comproprietà possono essere:
- rinuncia del comproprietario di un immobile : in caso di rinuncia della propria quota di proprietà relativa a un immobile in comunione con più soggetti
- rinuncia al muro comune : solitamente i comproprietari del muro di divisione tra due proprietà sono tenuti alla manutenzione in misura proporzionale ai diritti loro spettanti. Tuttavia, può accadere che il comproprietario rinunciando al proprio diritto si sottragga da tali spese. É importante notare come tale rinuncia possa avvenire solo se il muro in questione non sostenga un edificio di proprietà del rinunciante o se le spese non derivino da una responsabilità imputabile al rinunciante.
E’ bene ricordare come la rinuncia al diritto di comproprietà è fenomeno diverso dalla rinuncia alla proprietà, che invece si verifica nei casi in cui il proprietario (unico) o i proprietari (tutti) integralmente si spogliano del diritto di proprietà, il tutto a favore dello Stato.
In un’ultima battuta, va sottolineato il divieto della rinuncia alla comproprietà delle parti comuni del condominio.
Infatti, ex art. 1118 comma 2 Codice Civile:
“il condomino non può rinunziare al suo diritto sulle parti comuni.”
Proseguendo nella lettura del comma seguente del medesimo articolo si individua immediamente la ratio di tale divieto:
“il condomino non può sottrarsi all’obbligo di contribuire alle spese per la conservazione delle parti comuni, neanche modificando la destinazione d’uso della propria unità immobiliare, salvo quanto disposto da leggi speciali”.
Il condomino, quindi, non può rinunciare alla propria quota di proprietà della parte comune, in quanto tale rinuncia avrebbe solo il fine di non partecipare alle spese pur utilizzando la cosa comune in oggetto.
Buongiorno mio marito ha ereditato insieme I fratelli/sorelle la casa di proprietà dei genitori. Oggi vorrebbe rinuncia alla sua quota di proprietà, lo può fare senza il consenso degli altri fratelli? Grazie
Lo può fare, rinuncia alla comproprietà.
Buongiorno,
Abbiamo ereditato metà casa. I comproprietari sono minorenni e non sono parenti. Possiamo rinunciare alla nostra metà di casa? C’è bisogno di un giudice tutelare? Bisogna trovare un accordo con entrambi genitori? Quanto ammonterebbe tale rinuncia?
Grazie, Claudia
Se chi vuole rinunciare non è minorenne non occorre l’autorizzazione del Giudice Tutelare.
E’ impossibile fornire un preventivo senza determinati dati.
Buonasera,
Nella fattispecie la rinuncia alla comproprietà di un immobilie può essere impugnata? Se si, ciò potrebbe in futuro compromettere il diritto di vendita da parte degli altri comproprietari? Eventualmente fino a quando?
Grazie mille
A mio parere la rinuncia alla comproprietà integra una donazione indiretta e la giurisprudenza ha chiarito che non può essere il legittimario leso da una donazione indiretta non può agire in restituzione contro terzi aventi causa.
Ma sul punto vi sono pareri non unanimi.
Grazie per la risposta. Preciso che chi rinuncia non è un minorenne ma chi detiene l’altra metà lo è. Quindi più specificatamente possiamo rinunciare alla nostra metà se l’altra metà è posseduta a dei minorenni? E se sì ci deve essere il consenso di entrambi genitori o di un giudice tutelare?
Claudia
La rinuncia è un tema che coinvolge solo il rinunciante; se il rinunciante è maggiorenne può procedere.
I miei fratelli vorrebbero rinunciare alla quota di eredità di una piccola casa in paese da ristrutturare e un piccolo appezzamento di terra, vorrebbero un quota minima del valore, chi paga le spese notarili per questo atto?
E’ una decisione rimessa alla volontà delle parti.
Salve, i miei fratelli e mia madre sono disposti a rinunciare alla loro quota di un terreno agricolo ereditato da nostro padre vari anni fa. Si può fare? grazie mille Giovanni
Confermo è possibile.
buongiorno, mio padre risulta (insieme a sua cognata) erede di un piccolo terreno appartenente a suo padre , sua mamma e suo zio tutti defunti. Lui può rinunciare alla sua quota da erede? una precisazione non è stata fatta successione. Potrebbe uscirsene ?
Lui può rinunciare all’eredità oppure – dopo avere presentato la dichiarazione di successione – solo alla proprietà di quel terreno.
TIZIO, comproprietario assieme al fratello CAIO di un terreno, vuole fare atto di rinuncia al diritto di comproprietà. Un domani i figli di TIZIO possono vantare dei diritti sul terreno nei confronti di CAIO?
Ritengo non possano vantare diritti, l’effetto patrimoniale a favore di Caio è indiretto.
Mio padre è comproprietario con i fratelli di una casa dei nonni con successione del 2012. Può oggi a distanza di 12 anni rinunciare alla casa ?
Puà rinunciare alla comproprietà.
Poiché l’atto di rinuncia alla comproprietà viene equiparato alla donazione, ne conseguono anche i termini di attesa pari a 20 anni dalla donazione o 10 anni dal decesso prima di poter ipotecare o vendere senza vincoli un immobile di cui si diventa proprietari esclusivi? Mi riferisco al fatto che spesso molte banche considerano la possibilità di impugnazione delle donazioni da parte anche di eredi sconosciuti al de cuius.
Confermo alcune banche possono sollevare il tema; si tratta però di una posizione non univoca.
Buongiorno, nel caso di rinuncia alla comproprietà di un immobile da parte di una sorella verso i fratelli l’imposta del 6% sul valore eccedente i 100.000 euro va calcolato sul valore intero immobile oppure sul valore di un terzo?
Sulla quota oggetto di rinuncia.
Salve ; ho un immobile ereditato diviso tra me , mia sorella e mio fratello. in caso entrambi rinunciassero alle proprie quote , e quindi divenissi io unico proprietario , i coeredi (figli di mio fratello o mia sorella) potrebbero riavvalersi sull’immobile come per le donazioni oppure no?
Se l’equipariamo ad una donazione indiretta (ma questa è una mia posizione) gli eredi pretermessi o lesi non hanno azione di riduzione.
Buongiorno, vorrei rinunciare al 5% di comproprietà della casa acquistata con il coniuge da cui mi sono separata (con omologa).
Il valore presunto dell’appartamento sarebbe di circa 80.000 Euro: quanto mi costerebbe l’operazione tra tasse e spese notarili?
Grazie
E’ impossibile senza dati catastali ipotizzare un preventivo dei costi, suggerisco che contatti il Suo Notaio di fiducia che sicuramente potrà darLe un preventivo dettagliato.
Buon giorno sono proprietario con mio fratello di un immobile ereditato. Se mio fratello rinuncia alla sua comproprietà, posso avere dei problemi se volessi vendere l’immobile una volta che sarò pieno proprietario?
Grazie
E’ possibile, dipende in particolare dalla posizione della banca di un potenziale acquirente con mutuo.
Buon giorno, mia madre e’ comproprietaria con altre sorelle e cugini di quote di terreni agricoli ereditati piu’ di 20 anni fa da mio nonno e mia nonna. Puo’ rinunciare alla comproprieta’ a distanza di tanti anni dalla successione?
Sì.
Buon pomeriggio. Mio padre è comproprietario di una casa con altri suoi cugini e con dei suoi nipoti in quanto i fratelli sono deceduti.
Può rinunciare alla sua comproprietà senza la presenza di essi?
Sì.
Buonasera, avendo una comproprietà invendibile in zona impervia e in condizioni pessime. Ecco mi é arrivata donazione dal comproprietario tramite notaio. In pratica essendo attaccata ad altra abitazione mi hanno scaricato i problemi. Cosa posso fare ?
Può.. rinunciare alla proprietà.
casa ereditata da tre fratelli, possono due di loro rinunciare contemporaneamente ovvero con lo stesso atto?
Grosso modo a quanto ammonta la spesa per l’atto?
Grazie e saluti
Possono rinunciare.
La spesa dell’atto non è determinabile in via generale senza elementi concreti circa la posizione.
Buongiorno, sono proprietaria (dopo successione ereditaria fatta nel 2016) insieme a 4 fratelli (quota 10 per cento ciascuno) e mio zio (quota 50 per cento), di un immobile rurale e qualche terreno agricolo. Potremmo effettuare rinuncia abdicativa nei confronti di mio zio? Grazie.
Sì.
Sono proprietario di una quota turnaria (una settimana) in una multiproprietà.
Posso fare la rinuncia abdicativa per questo bene?
Grazie
Ci sono tesi diverse: parte della dottrina ritiene sia possibile, altra è per una posizione negativa.
Io personalmente sono possibilista ma è una mia opinione (non unanime).
Salve, è possibile rinunciare alla comproprietà di un terreno anche se uno dei comproprietari è deceduto, ma risulta ancora proprietario al catasto?
Sì.
Buongiorno, sto acquistando una casa per la quale, nel febbraio di quest’anno, uno dei proprietari di 1/4 della casa ha rinunciato alla comproprietà a favore dell’altro proprietario. La banca la assimila a una donazione e non concede il mutuo. Ma io sapevo che lo spirito di liberalità dei due istituti li rende diversi (senza la rinuncia e con la donazione). Può veramente creare problemi questa cosa?
E’ un tema strettamente bancario; ogni istituto ha proprie politiche di erogazione e confermo che la circostanza può creare problemi.
è sufficiente una relazione notarile? come si può risolvere?
L’unica soluzione è capire dall’istituto di credito come qualifica la posizione. Se la equipara – ai fini della concepibilità del mutuo – ad una donazione allora ritengo si possa superare la criticità con un’assicurazione ad hoc. Le consiglio sul punto di confrontarsi senza ritardi con il Notaio che curerà la stipula.
Buongiorno, Mia madre nel 2019 ha ereditato un piccola quota di un appartamento di 80mq accettando la successione, preciso che l’appartamento è suddivisa tra 13 eredi. Se mia madre effettua la rinuncia alla comproprietà è tenuta cmq a pagare eventuali future spese derivanti dall’immobile in questione come ad esempio spese di ristrutturazione etc? Le vorrei chiedere anche in che modo la rinuncia impatta su di me essendo figlio, devo effettuare anche io una rinuncia alla comproprietà di questa quota?
Grazie
Colgo l’occasione per complimentarmi per l’articolo, se ne trovano pochi su questo tema, questo è scritto molto bene.
Se rinuncia alla comproprietà non partecipa a spese future.
La rinuncia alla comproprietà non comporta un Suo intervento, essendo un bene attualmente non Suo.
Grazie per l’apprezzamento.
Salve, mio padre risulta proprietario assieme ad altri parenti di un piccolo terreno. Poiché lui ed altri pagano solo le tasse mentre altri parenti non pagando tasse vivono lì e se ne sono appropriati potrebbe rinunciare a questo terreno? E se sì, é vero che chi possiede altre proprietà deve necessariamente rinunciare a tutte le proprietà che possiede?
Può rinunciare solo al terreno.
Mio marito risulta comproprietario, con altri 8 eredi, di un terreno sul quale sussiste un immobile non accatastato né accatastabile.
L’Immobile risulta costruito con regolare concessione edilizia, ma edificato parzialmente su demanio comunale, per permuta, non perfezionata, di aree fra l’allora proprietario ed il Comune.
Allo stato attuale l’immobile interessa ad un solo comproprietario e gli altri sarebbero tutti interessati alla rinuncia in suo favore dell’immobile. Sarebbe questo possibile effettuare la rinuncia alla proprietà dell’immobile seppur non accatastato? Ovvero è possibile rinunciare alla proprietà del terreno e su quanto su questo sussiste in suo favore?.
L’unica strada mi pare la rinuncia al terreno, non escludo tuttavia possano esserci criticità poi in sede di accatastamento dell’immobile, regolarizzazione dello stesso e futura commerciabilità.
Buongiorno, dopo aver rinunciato alla comproprietà di un immobile in favore di un parente di primo grado, in caso di decesso di quest’ultimo questo bene potrà essere ereditato, oppure se ne perde in qualche modo il diritto?
In caso di decesso il bene cade in successione secondo le ordinarie regole codicistiche.
Salve ho fatto la rinuncia all’eredità lasciatami dai miei genitori perché era mio volere lasciare tutto ai miei fratelli visto che i beni a me non servono (vivo all’estero). Purtroppo mi hanno bocciato la rinuncia perché sembra che io abbia firmato un atto e così facendo ho accettato l’eredità. Io ricordo di aver firmato in banca per far chiudere il conto corrente contenente 2068 Euro (denaro che i miei fratelli hanno riscosso per pagare i funerali). Ora mi dicono che sono propretaria al 33% e quindi dovrei pagare Tasse, IMU etc. Mi consiglia di fare la rinuncia abdicativa? Dove si fa? O c’è un’alternativa? Non possono vendere perché sui beni gravano sanzioni di condono!
Grazie.
Temo che sia da verificare nel dettaglio la situazione collegata alla chiusura del conto corrente.
Potrebbe sostenere che sia stato un atto conservativo e non finalizzato all’accettazione dell’eredità.
La ringrazio. Infatti è stata una semplice firma per far chiudere il conto sul quale erano presenti 3600 euro. Usati poi per pagare il funerale.
Come posso fare per sostenere che fu un atto atto conservativo e non finalizzato all’accettazione dell’eredità? Ho bisogno di un notaio? Perché quello di mio fratello dice che devo accettare la situazione e basta.
Se pensa di potermi aiutare ad uscire da questa situazione sarò lieta di affidarle il caso.
Grazie
Temo che debba rivolgersi ad un legale, provando a sostenere che la chiusura del conto era esclusivamente determinata a liquidare le spese del funerale, attività che costituisce (secondo la tesi maggioritaria) adempimento di un’obbligazione naturale e non accettazione di eredità.
Ho ereditato dopo la porte dei miei genitori un 4 poi e deceduto mio fratello scapolo adesso ho un terzo della casa ,io non la voglio ci pago solo tasse,
Non riesco a liberarmi senza dover pagare ,se la voglio donare pago ,se la regalo pago se ci rinuncio pago ,voglio liberarmi senza pagare oltre ,ha comunque un valore di soldi ,che consigli?
Trovare qualcuno che compri l’immobile.
buonasera, da quando opera l’espansione delle quote conseguenti alla rinuncia abdicativa della proprietà? Dalla data dell’atto di rinuncia abdicativa? Oppure retroagisce all’acquisto della quota?
grazie
Dalla data dell’atto.
comproprietari fratello e sorella,il fratello ora non è più in grado di intendere, può la sorella rinunciare al diritto di comproprietà comunque.? ringrazio
E’ una decisione autonoma, non vincolata alla situazione del fratello.
Gentile Notaio,
per una rinuncia alla comproprietà ci è stata richiesta una relazione di un tecnico che certifichi la rispondenza planimetrica con quanto presente al catasto e l’assenza di pratiche edilizie successive al 1967. Abbiamo difficoltà con il primo requisito in quanto non possediamo la chiave dell’immobile, che risulta anche parzialmente pericolante. Lei vede soluzioni?
Grazie per l’attenzione
Se il (o la) Collega ha richiesto questo documento ritengo sia necessario.
buongiorno, mio padre ha ereditato 1/14 di alcuni terreni e 1/14 di un immobile in sardegna assieme ai suoi tanti fratelli nel 2006. Ad oggi i fratelli non hanno trovato alcun acquirente o accordo su disposizione dei beni immobili ereditati. Si era iniziata la strada per la messa all’asta delle proprietà ma ci si è bloccati per delle irregolarità nelle trascrizioni di sucessione sia da mio nonno verso i suoi figli, sia successive sucessioni tra mio zio deceduto e i suoi eredi (2 figli e la moglie). Per poter procedere alla messa all’asta si dovrebbe spendere un sacco di soldi (preventivati dall’avvocato) per sistemare il tutto. Ora mio padre voleva optare per la rinuncia all’eredità ed abbiamo chiesto consulto ad un notaio il quale ci dice che essendo che io e mio fratello abbiamo figli minori, finchè il nipote più piccolo non compie la maggiore età, non si puo’ fare. Chiedo però se si possa intraprendere la strada della rinuncia alla comproprietà (di cui non avevo conoscenza fino a poco fa)
Confermo si può rinunciare alla comproprietà, ma immagino – immagino perché non conosco la posizione – che le stesse criticità che stanno rendendo difficile la vendita possano riproporsi anche in questo percorso.
Sono comproprietario per 1/8 di una casa ereditata dalla nonna dal valore esiguo (circa 30.000 euro). Gli altri comproprietari sono tre miei fratelli e un cugino.
Sull’immobile grava un’ipoteca a causa di un pignoramento subito da uno dei miei fratelli. Vorrei rinunciare alla mia quota di comproprietà.
E’ possibile?
Grazie
E’ possibile. L’ipoteca rimane.
Buongiorno.
1. È possibile fare un atto di Rinuncia alla mia quota di Comproprietà di una casa ricevuta in eredità anni addietro (15 anni fa) ?
2. Sono obbligato ad avvisare gli altri compropietari (zii e cugini) ?
3. Posso fare l’atto io solo, o devono firmare pure gli altri compropietari ?
Ringrazio per la risposta.
In ordine:
1. sì
2. no, ma lo consiglio
3. solo Lei da solo
Buonasera Dottore, le chiedo un informazione sul mio caso, sto procedendo alla dichiarazione di successione a seguito di decesso di mio padre, siamo 3 eredi di un immobile gravato da mutuo in corso, dove mia madre era in comunione dei beni con mio padre e vi risiede, mia sorella vorrebbe rinunciare all’eredità mi dicono che sia poco fattibile in quanto ha un figlio minore e in assenza di una situazione debitoria rilevante il giudice tutelare difficilmente accetterebbe, se si procede alla successione leggittima può successivamente cedere la sua quota dell’immobile senza compenso economico e liberarsi automaticamente anche dalla responsabilità del debito del mutuo.
Grazie.
Per il mutuo la liberazione può avvenire previo consenso della banca.
Per la cessione non vedo limiti.