Tizio muore e lascia unico erede il figlio Tizietto, il quale eredità (ben) cinque appartamenti: uno a Bologna, uno a Sasso Marconi, uno a Castel Maggiore, uno a Modena ed uno a Ferrara.
Nel momento in cui Tizietto vende l’appartamento a Bologna e il Notaio scelto dall’acquirente procede alla trascrizione dell’accettazione tacita la formalità è “utile” anche per gli appartamenti a Sasso Marconi e a Castel Maggiore. Pertanto quando (e se) Tizietto venderà anche questi due beni non dovrà ripagare la trascrizione dell’accettazione tacita.
Ma se Tizietto vuole vendere l’appartamento di Modena o Ferrara allora la trascrizione dell’accettazione tacita effettuata presso la Conservatoria di Bologna non sarà sufficiente (o utile) proprio perché si tratta di una Conservatoria differente, e la trascrizione dell’accettazione tacita andrà rifatta dal Notaio che stipulerà l’atto (e ripagata allo stesso).
In breve, e in termini molto pratici, se si ereditano dieci immobili nella stessa Conservatoria (e ripeto: la Conservatoria coincide in genere, con alcune limitate eccezioni, con la Provincia) la trascrizione dell’accettazione tacita curata (e pagata) per la vendita del primo immobile si estende a tutti gli altri; se invece si ereditano dieci immobili in dieci Conservatorie diverse ogni volta si andrà a disporre di uno di quei beni si dovrà curare nuovamente (e ripagare) la trascrizione dell’accettazione tacita.
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