AGGIORNAMENTI SULL’OBBLIGO PEC

da | 15 Mar 2025 | societario | 0 commenti

A gennaio avevamo segnalato come la Legge di Bilancio 2025 avesse introdotto l’obbligo per gli amministratori di società di dotarsi di una pec da comunicare al Registro Imprese.

Già in quella sede si era evidenziata la portata – anche pratica – della disposizione normativa, che determina una particolare attenzione sin dalla fase costitutiva della società. Si erano altresì evidenziati alcuni aspetti da chiarire, su cui è infatti intervenuto il Ministero delle Imprese e del Made in Italy con una propria nota esplicativa.

In particolare le indicazioni utili da riportare sono quattro:

La pec indicata dall’amministratore deve essere diversa rispetto a quella della società. Si conferma quindi il carattere univoco della pec, che deve essere riferita espressamente (ed esclusivamente) alla persona fisica.

Se la società è amministrata da più amministratori ciascuno deve essere provvisto e deve comunicare una propria pec. In breve non sono possibili pec cumulative.

Chi ricopre il ruolo di amministratore in più società può utilizzare una sola pec; non è dunque necessario avere una pec distinta per ogni società in cui si è amministratore.

Le società neocostituite devono immediatamente adeguarsi all’obbligo per cui ogni amministratore deve essere provvisto di pec, mentre quelle già esistenti alla data di entrata in vigore della norma hanno tempo fino al 30 giugno 2025.

In conclusione si può evidenziare come la ricostruzione del Ministero riprenda alcuni degli spunti già offerti dai primi commentarori (ad es. sulla non necessità di una pec per ogni società laddove la medesima persona rivesta in più compagini il ruolo di amministratore).

Personalmente comprendo la ratio della disposizione (rendere più facile la comunicazione con gli amministratori o – rectius.. – la notifica di atti agli stessi) dovendo però aprire una finestra “pratica”.

Si invoca lo slogan “impresa in un giorno” come una delle soluzioni alla deindustrializzazione italiana. Si ignora che in verità questo slogan per i Notai è realtà, con la capacità operativa di costituire una società e depositare immediatamente l’atto al Registro Imprese. Spesso ciò non è però possibile proprio perché mancano elementi “successivi”, quali pec, partita IVA, ed ora – sta già succedendo – anche la pec degli amministratori. E quando tutto arriva bisogna attendere i tempi del Registro Imprese, che possono essere immediati come più dilatati in base alle contigenze del momento.  Questo nuovo adempimento – di cui non possiamo tacere l’utilità – sicuramente però non contribuirà a rendere più snella la fase costitutiva di nuove società.

Fabio Cosenza

Notaio

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