Nello scorso 2017, il mercato immobiliare delle abitazioni è cresciuto del 4,9% rispetto al precedente 2016, registrando complessivamente 542.480 transazioni effettuate. Ciò è quanto emerge dal Rapporto immobiliare residenziale del 22 maggio 2018, studio realizzato dall’Osservatorio Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate in collaborazione con l’Associazione Bancaria Italiana.
Più precisamente, il Nord Ovest della nostra Penisola – ove il mercato nazionale relativo all’acquisto di immobili residenziali è rappresentato nella misura di oltre un terzo – è stato interessato da un incremento di atti di vendita pari al 5,3% rispetto al 2016, il Sud da un aumento pari al 5,8% ed il Centro pari al 3,5%.
Sempre il medesimo studio, ancora, puntualizza come – a livello regionale – il picco più alto di compravendite nel 2017 si sia raggiunto in Campania, con un aumento di ben oltre 8 punti percentuali, seguita da Calabria, Toscana e Sardegna. Per l’Umbria e le Marche, invece, entrambe colpite da tragici eventi sismici, il mercato immobiliare chiude il 2017 con un lieve calo.
Per quanto riguarda, invece, i dati relativi alle maggiori città italiane, i rialzi maggiori hanno colpito Milano (+ 8,1%), Palermo (+ 7,9%), Firenze (+ 7,8%), Napoli (+ 7,4%) e Torino (+ 4,9%). Bene anche Genova e Roma; leggero ribasso rispetto al 2016, tuttavia, per le compravendite immobiliari di abitazioni stipulate a Bologna nel 2017 (con – 3,3%).
L’Agenzia delle entrate e L’A.B.I., poi, rilevano come – sempre nel 2017 – vi sia stato un incremento di acquisti immobiliari (precisamente 259.095) realizzato mediante la conclusione di un atto di mutuo ipotecario (+ 7,8% rispetto al 2016). Se tale prassi ha segnato più della metà dei trasferimenti di abitazioni nel Nord e nel Centro Italia, solo in 4 casi su 10 è stata seguita nelle aree del Sud e delle Iso, benchè in esse sia stato applicato dalle Banche un tasso medio più elevato rispetto al Centro-Nord della nostra Penisola.
La crescita interessa altresì il mercato delle pertinenze (+ 12,4%), quello di box e posti auto (+3,8%) e di acquisti del diritto di nuda proprietà su abitazioni (+1,3%).
Meno bene, al contrario, il mercato delle abitazioni locate (-0,8%) nonostante nello scorso anno si siano conclusi 1,7 milioni di nuovi contratti di locazione, debitamente registrati presso le competenti Agenzie delle Entrate.
Ancora, per le famiglie è aumentata la possibilità di comprare una casa, ancorchè ricorrendo ad un finanziamento. Si tratta del c.d. indice di affordability, cresciuto nel secondo semestre del 2017 in modo omogeneo – sia per famiglie giovani non intestatarie di immobili sia di famiglie che vivono in grandi città italiane – fino a raggiungere la soglia del 75% di famiglie italiane che – anche grazie alla diminuzione del prezzo di acquisto di un’abitazione rispetto al reddito familiare disponibile – possono permettersi di stipulare una compravendita.
Insomma, su tutto il territorio nazionale, i dati ci sottolineano che il mercato immobiliare relativo ad immobili residenziali ha retto bene il confronto con i risultati positivi già raggiunti nel 2016, superandoli addirittura in punti percentuali – salve rare eccezioni. Ciò a dimostrazione di quanto quello immobiliare sia un settore in continua crescita, pur non essendo esente da rischi, crisi e periodi di stallo generati dai più disparati fattori, ma anche di quanto sia urgente ed essenziale il lavoro del Notaio ed il suo ruolo all’interno del nostro territorio, quale garante della certezza dei traffici immobiliari e della sicurezza, nonché della trasparenza dei trasferimenti.
dott.ssa
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