CIRCOLARE 12E DEL 14/10/2021

da | 17 Ott 2021 | fisco, immobiliare | 0 commenti

L’Agenzia delle Entrate (finalmente) fornisce indicazioni sulle disposizioni del Decreto Sostegni bis che prevedono l’esenzione da imposte di registro, ipotecaria e catastale per gli under36 che comprano la loro prima casa.

A dirimere infatti i (non pochi) dubbi sorti in questi mesi e soprattutto a tacitare certe richieste che ora possiamo serenamente definire come infondate e contra legem da parte di molti uffici locali è intervenuta la Circolare AE 12E – 14 ottobre 2021 – esenzioni decreto sostegni bis, liberamente scaricabile in formato .pdf cliccando sulla stessa.

Non si vuole in questa sede riepilogare nel dettaglio tutte le interpretazioni e gli spunti offerti dal documento (che si invita caldamente a leggere) ma interessa principalmente focalizzare l’attenzione su alcuni aspetti fondamentali su cui posso serenamente affermare.. che avevo ragione!

Come ho puntualmente e periodicamente riportato, è infatti sorto assai precocemente un conflitto fra la ricostruzione fiscale della norma da parte della maggior parte degli addetti ai lavori – fra cui il sottoscritto – e gli uffici locali dell’Agenzia delle Entrate.

A Bologna, in particolare, fin da subito l’Amministrazione Finanziaria ha ritenuto che l’esenzione non fosse piena ma il contribuente dovesse essere ancora gravato di balzelli di vario genere.

La prima a muoversi è stata la già Conservatoria dei Registri Immobiliari, rivendicando l’imposta ipotecaria di euro 90,00 (per i trasferimenti soggetti ad imposta di registro) e rifiutando di trascrivere gli atti ove l’obolo non fosse stato versato.

Successivamente, e andando di recuperi retroattivi anche nei confronti dei singoli Notai, è giunta anche l’Agenzia delle Entrare, la quale – sempre per i trasferimenti soggetti ad imposta di registro – ha presto l’imposta di bollo pari ad euro 230,00.

In entrambi i casi – devo mio malgrado segnalare – a fronte di una liquidazione iniziale dell’atto prospettata dal sottoscritto che non prevedeva dette imposte e quindi costringendomi a dare ex post la triste notizia ai clienti, chiarendo come innanzi alla locale fiscale protervia non si poteva che chinare il capo.

E ora, quindi, che succede?

Per il futuro, almeno, si è fatta chiarezza e siamo certi che quei balzelli non sono più dovuti e l’esenzione è veramente piena e l’intenzione – palese a tutti a parte ad alcuni uffici dell’Agenzia delle Entrate – del legislatore, cioé aiutare i giovani che vogliono comprare casa, finalmente trova congrua applicazione.

Rimane ovviamente il tema del passato, e cioé quei clienti che sono stati costretti a pagare una tassa iniqua, non dovuta, frutto di una errata interpretazione locale voluta da chi evidentemente ha voluto essere più realista che il re.

Per loro c’è la strada del rimborso e sul punto posso anticipare che il mio studio ha già predisposto un modello generale a disposizione di tutti coloro i quali hanno comprato casa con me al fine di aiutarli ad ottenere in generale giustizia ed in particolare i soldi versati non dovuti.

Concludo, more solito, con una mia valutazione personale. Oltre lo scontato – permettetemelo – l'”avevo detto” rimane poca sodddisfazione. Il mio convincimento iniziale è infatti subito naufragato contro errate ricostruzioni locali che sono immediatamente parse essere dettate più da voglia di spremere il cittadino che capire la norma. Mi lascia ancora perplesso il non banale termine decorso fra l’entrata in vigore della disciplina e la circolare interpretativa: una maggiore celerità avrebbe evitato certe, definiamole, incomprensioni. Ma posso comprendere la necessità di approfondire e neppure Roma fu costruita in un giorno. E proprio per questo alcuni uffici locali, avendo anche ampi termini per i recuperi, avrebbero potuto aspettare prima di procedere. Infine continuo a temere un sistema in cui la legge sia interpretata e applicata non da chi la scrive, non dalla magistratura, ma da un soggetto ulteriore che diventa così cumulativamente controllore, decisore, sanzionatore, esecutore, il tutto senza limiti e contraddittorio prima che si torni a mettergli un freno: il modello Inquisizione dovrebbe appartenere al passato.

Fabio Cosenza

Notaio

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