Notaio in viaggio: Miami

da | 15 Apr 2020 | notaio in viaggio

Approfittiamo dello standby generale provocato dal coronavirus per riprendere il viaggio alla scoperta del – letteralmente – mondo del diritto. Lasciamo le isole greche, ove ci eravamo fermati, e ci spostiamo sulla costa sud-orientale della Florida, a Miami Beach, meta scelta, ormai un anno fa, dal nostro Notaio per meditare su nuovi investimenti (per chi fosse interessato, qui una delle sue nuove sfide, questa volta nel mondo del finaziamento alle start-up).

Qui le differenze con il diritto italiano sono davvero tante soprattutto se consideriamo l’intero sistema giuridico ed il ruolo assunto, all’interno di esso, dalla figura del Notaio. In Florida, infatti, come nel resto degli Stati Uniti, vige un sistema giuridico c.d. di Common Law basato sulle decisioni dei giudici e ove le loro sentenze hanno natura vincolante per i casi futuri. Diversamente il modello giuridico italiano, c.d. di Civil Law e di origine romana, è incentrato sul diritto scritto e sul ruolo determinante della legge.

In tal contesto, se in Italia il Notaio è un pubblico ufficiale, garante della legge e della legalità, a Miami, come negli altri Paesi di Common Law, il Notaio ha mere funzioni certificative ed il suo compito è limitato alla verifica dell’identità delle persone che sottoscrivono un documento. La redazione degli atti giuridici è, invece, prerogativa degli avvocati, gli Attorneys, cosicché chi vuole acquistare un lussuoso appartamento nel quartiere di South Beach o Downtown non necessita dell’intervento notarile. Il rogito gira intorno al Title Insurance, rilasciato da Agenzie controllate dal governo federale dopo aver effettuato un Title Search. Si tratta di un documento attestante che il venditore sia il legittimo possessore dell’immobile ed abbia il diritto di venderlo, volto a garantire il compratore da ogni vizio oltreché dall’assenza di ipoteche e cause in corso.

Le differenze non diminuiscono se ci concentriamo sul regime patrimoniale della famiglia. A Miami Beach, come nella maggior parte degli USA, vige, in mancanza di diversa convezione delle parti, un sistema di separate property che consente ad ogni coniuge di mantenere la proprietà di tutti i beni acquistati sia prima che dopo le nozze. In Italia, invece, il legislatore ha stabilito che, a far data dal 20 settembre 1975, il regime patrimoniale legale della famiglia, in mancanza di diversa pattuizione, è costituito dalla comunione dei beni.

Quanto, poi, al diritto societario, i tipi di società più in voga a Miami Beach per la gestione di attività commerciali sono le Corporations, a sua volta divise in C-Corporation e S-Corporation a seconda del trattamento fiscale cui sono sottoposte, e le Limited Liability Company. Le prime, simili alle S.P.A. italiane, si caratterizzano per la durata illimitata fino al loro scioglimento, per la possibilità di essere intestatarie di beni immobili e per la capacità di poter svolgere qualunque attività purché legale. Per la costituzione delle seconde, invece, non vi è un capitale minimo richiesto; esse sono paragonabili alle nostre S.R.L. e possono essere unipersonali o essere costituite da più persone, siano esse fisiche o giuridiche. In entrambe i singoli soci sono responsabili personalmente solo limitatamente alla misura dei rispettivi investimenti. La società viene, quindi, ad esistenza con la registrazione presso la Division of Corporation del Dipartimento di Stato della Florida, il contestuale deposito degli Articles, corrispondenti ai nostri statuti societari, ed il pagamento dei costi governativi; mentre, solo successivamente, a seguito di richiesta dell’Employer Identification Number, in sostanza il codice fiscale, le sarà permesso di aprire un conto in Banca.

Anche questa volta siamo giunti al termine del nostro “viaggio”, consapevoli di esserci confrontati con una realtà giuridica molto diversa dalla nostra. Vi lasciamo immaginandoci ed immaginandovi stesi al sole sulle spiagge di Miami Beach, con un cocktail in mano, ad ammirare il paesaggio in piacevole compagnia. Diamo, quindi, appuntamento al prossimo capitolo con la speranza di poter tornare presto a viaggiare, non solo con la fantasia.

Ludovica Adriano Battisatella

dott.ssa - collaboratrice Studio

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