Estratto per decreto ingiuntivo
La nozione:
L’estratto, che a prima vista assume le vesti di una copia parziale di un documento, si può definire, con maggiore precisione, come la riproduzione circoscritta ad un particolare scopo che racchiude una dichiarazione di conformità.
Il Notaio – quindi – accerta che la fattura insoluta sia presente nel Registro IVA e che tale Registro sia regolarmente tenuto. In seguito a questa verifica di conformità, produce l’estratto, attraverso il quale è soddisfatto il requisito della prova scritta.
In conclusione, il decreto ingiuntivo è lo strumento più rapido messo a disposizione del creditore per il recupero del proprio credito, l’estratto è il mezzo che lo rende concretizzabile.
Le norme
Cosa occorre al Notaio per rilasciare un estratto?
fatture insolute
pagine numerate del Registro IVA ove le fatture ove riscontrare le fatture
Quali sono i costi di un estratto?
niente bollo
A norma dell’art. 18 d.P.R. 30 maggio 2002, si ha la non applicabilità dell’imposta di bollo
spese a carico del debitore
Tutte le spese del procedimento di recupero del credito possono essere richieste al debitore soccombente
competente notarili
euro 50,00 + IVA ad estratto
(ulteriori euro 10,00 per ogni fattura successiva alla prima)
Serve un estratto per un decreto ingiuntivo?
Con il modulo di contatto che segue è possibile anticipare documenti e fornire tutte le informazioni necessarie al fine della predisposizione del decreto, riducendo i tempi e avendo altresì un rapporto immediato con lo Studio.
Con le fatture digitali è vero che non serve l'estratto notarile?
Si sta diffonendo la tesi per cui – al fine di recuperare un credito presente in una fattura elettronica – non è necessario presentare un estratto notarile.
Non è così.. e qui spieghiamo perché e cosa si rischia senza estratto notarile