Nel solco delle novità introdotte dalla Legge di bilancio 2025, si segnala la nuova (ennesima) proroga per il 2025 delle assegnazioni e cessioni agevolate di beni ai soci.
E così, dopo la tornata del 2016, la proroga del 2017, la proroga del 2022 e, da ultimo, la proroga del 2023, l’art. 1, commi 31-36 Legge 30 dicembre 2024, n. 207, ripropone la possibilità di far fuoriuscire in maniera agevolata gli immobili dalla sfera dell’impresa, attraverso l’assegnazione o cessione agevolata dei beni della società ai soci, oppure, quando la società abbia prevalente attività immobiliare, la trasformazione agevolata.
Lo scopo rimane sempre quello di favorire il riordino societario per tutte quella società con in pancia immobili non strumentali o beni patrimoniali non funzionali all’attività d’impresa, riducendo il numero di società inattive o non operative e incentivando altresì una maggiore trasparenza nella gestione del patrimonio.
Per una disamina della normativa (riproposta letteralmente identica, salvo l’aggiornamento dei termini) si rimanda ai precedenti contributi, comprensivi anche delle ben note circolari dell’Agenzia delle Entrate del 2016 nn. 26/E e 37/E già oggetto di nostro commento.
In sostanza, tutto viene riproposto invariato (gli atti sono agevolati se avvengono entro il prossimo 30 settembre 2025, limitatamente ai soci esistenti alla data del 30 settembre 2024), così come rimangono invariati i dubbi operativi, ormai da tempo segnalati dagli operatori e rimasti anche in questa occasione inevasi.
La proroga rappresenta sicuramente una buona possibilità per le società di ottimizzare la propria gestione patrimoniale.
Tuttavia, si spera che alla prossima tornata le assegnazioni agevolate possano finalmente trovare spazio in una normativa certa e “a regime“, ponendo fine a temporaneità e incertezze che non aiutano le imprese.
scadenza nuova proroga assegnazioni agevolate
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