ACCETTAZIONE TACITA E DIVERSE CONSERVATORIE

da | 8 Mar 2025 | immobiliare, successioni | 0 commenti

La trascrizione dell’accettazione tacita è un tema tecnico che lascia sempre perplessi i non addetti ai lavori, ed in particolare i venditori di un immobile che ha provenienza successoria.

Sulla differenza tra la trascrizione dell’accettazione tacita e la dichiarazione di successione abbiamo già scritto, così come sull’inesistenza di una copia della trascrizione dell’accettazione tacita.

Vi è però un altro argomento proprio un tema di trascrizione di trascrizione di accettazione tacita che è bene affrontare, ed è relativo alla presenza di più immobili caduti in successione. In particolare mi riferisco alla presenza di più immobili caduti in successione che sono situati in Conservatorie diverse (la Conservatoria coincide genericamente con la Provincia).

Ho già scritto (e rimando ai collegamenti di cui sopra) che la trascrizione dell’accettazione tacita è una formalità che viene curata dal Notaio che stipula il primo atto di vendita di un immobile caduto in successione. A volte quel bene è l’unico immobile caduto in successione, in altre invece potrebbero esserci ulteriori appartamenti, negozi, case etc.. che sono stati ereditati: in questo secondo casa la trascrizione dell’accettazione tacita in occasione della vendita del primo bene “copre” anche i successivi trasferimenti degli altri cespiti (seppur con alcuni approfondimenti che rimando però ad un successivo contributo).

Può però accadere – per i più fortunati, se di fortuna si può parlare quando comunque ci troviamo innanzi ad una successione, che quindi deriva dalla morte di una persona (si spera) cara – che nell’asse ereditario ci siano più immobili siti non nella stessa Conservatoria bensì in Conservatorie (cioè Province) diverse.

Per questi fortunati eredi ho purtroppo una brutta notizia: la trascrizione dell’accettazione tacita curata per la vendita di un immobile che si trova in una Conservatoria non si estende agli altri immobili in Conservatorie diverse. Un esempio può aiutarci:

Tizio muore e lascia unico erede il figlio Tizietto, il quale eredità (ben) cinque appartamenti: uno a Bologna, uno a Sasso Marconi, uno a Castel Maggiore, uno a Modena ed uno a Ferrara.

Nel momento in cui Tizietto vende l’appartamento a Bologna e il Notaio scelto dall’acquirente procede alla trascrizione dell’accettazione tacita la formalità è “utile” anche per gli appartamenti a Sasso Marconi e a Castel Maggiore. Pertanto quando (e se) Tizietto venderà anche questi due beni non dovrà ripagare la trascrizione dell’accettazione tacita.

Ma se Tizietto vuole vendere l’appartamento di Modena o Ferrara allora la trascrizione dell’accettazione tacita effettuata presso la Conservatoria di Bologna non sarà sufficiente (o utile) proprio perché si tratta di una Conservatoria differente, e la trascrizione dell’accettazione tacita andrà rifatta dal Notaio che stipulerà l’atto (e ripagata allo stesso).

Esempio

In breve, e in termini molto pratici, se si ereditano dieci immobili nella stessa Conservatoria (e ripeto: la Conservatoria coincide in genere, con alcune limitate eccezioni, con la Provincia) la trascrizione dell’accettazione tacita curata (e pagata) per la vendita del primo immobile si estende a tutti gli altri; se invece si ereditano dieci immobili in dieci Conservatorie diverse ogni volta si andrà a disporre di uno di quei beni si dovrà curare nuovamente (e ripagare) la trascrizione dell’accettazione tacita.

Fabio Cosenza

Notaio

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