Start up innovative
In Italia tutti parlano di start-up, spesso senza conoscere minimamente il settore.
I protagonisti di questa presunta corsa all’oro sono tanti.
Da un lato i cosiddetti start-upper, con un’idea che reputano innovativa ma che da sola non basta mai.
Dall’altro consulenti che si spacciano per esperti, investitori attratti da vantaggi fiscali, concorrenti che sgomitano per il medesimo segmento di mercato.
In tutto questo io e il mio studio ci poniamo in mezzo: ho creato un portale di equity-crowdfunding (per rispondere alla prima esigenza delle start-up: raccogliere fondi), ho investito in alcuni progetti (perché se ci credo mi impegno), ho costituito come notaio varie start-up (è il mio lavoro), consiglio con regolarità investitori che mi chiedono suggerimenti fra old e new economy (soprattutto in un periodo così complesso per il nostro Paese).
Deciso il vostro ruolo, possiamo viaggiare insieme.
start-up esistenti al 30/09/2020
%
start-up in perdita
fatturato medio di una start-up
Questi dati (disponibili sul sito del MISE) fanno comprendere come quando si entra nel mondo delle start-up innovative (come socio, investitore, fondatore) bisogna prestare molto attenzione.
Una bella idea non è da sola sufficiente e la differenza fra successo e fallimento è data da altri fattori: voglia di emergere, chiarezza degli obiettivi, capacità di raccogliere capitale anche in più momenti.
COSA OCCORRE PER COSTITUIRE UNA START-UP
E’ a disposizione la nostra documentazione e i modelli necessari per costituire la propria start-up.
E’ sufficiente cliccare sul collegamento che segue per scaricare il file relativo.
IL NOTAIO E' NECESSARIO
Il Consiglio di Stato – supremo organo della giustizia amministrativa italiana – ha confermato che occorre l’atto notarile.
In questo articolo ricostruiamo l’intera vicenda, con anche uncommento video del Notaio Fabio Cosenza.